Il gruppo Stellantis ha annunciato una crescita degli utili da record nel 2023, di +11% pari a 18,6 miliardi di euro di risultati netti. Questo significa che i dividendi hanno portato nelle tasche degli investitori 6,6 miliardi di euro, in aumento del 53% rispetto al 2022. Per celebrare questi risultati, l’azienda ha annunciato che sono previsti bonus per i dipendenti italiani di 2112 euro. Tuttavia, i 2260 lavoratori impiegati nello stabilimento di Mirafiori dovranno continuare a restare in cassa integrazione, lavorando per un solo turno almeno fino al 30 marzo. Quindi due settimane più di quanto era stato previsto a gennaio.
Una decisione che, come sottolinea il quotidiano La Verità, dimostra una volontà sempre più debole di continuare ad investire negli stabilimenti italiani, anche confermata dalle numerose proposte di uscita anticipata che il gruppo ha presentato ai dipendenti di Torino negli ultimi tempi, con incentivi al pre pensionamento e alla disoccupazione ed erogazione di indennità per mancato preavviso. Dati che quindi non sono del tutto conformi a quanto dichiarato alla stampa dall’amministratore delegato Tavares, che ha invece rassicurato sugli obiettivi di trasferire la produzione negli stabilimenti italiani entro il 2030.
Stellantis, Tavares: “Ripristineremo produzione piena in Italia con incentivi del governo per le auto elettriche”
Stellantis festeggia un anno da record con l’aumento di utili, ricavi e profitti. L’amministratore delegato Tavares nell’annuncio sulla distribuzione dei dividendi, ha risposto anche alle critiche dei giornalisti in merito alla decisione di prolungare la cassa integrazione per i dipendenti dello stabilimento di Torino Mirafiori. Spiegando che: “L‘impianto di tanto in tanto è costretto a sospendere la produzione“.
Questo è principalmente dovuto ad una mancanza di clienti per via dei mancati incentivi all’acquisto, che non sono stati previsti nei due mercati chiave: l’Italia e la Germania. Aggiungendo che: “I sussidi devono aiutare i cittadini nell’acquisto di un prodotto premium“, come ad esempio la nuova Fiat 500e. Gli obiettivi di riportare gli impianti italiani a pieno regime, saranno quindi legati agli incentivi del governo per l’acquisto di veicoli elettrici.