Non abbiamo molti dubbi su chi assegnare la palma di migliore in campo stasera al Besiktas Park di Istanbul dove si è appena consumato il 44^ atto della Supercoppa UEFA che ha visto trionfare il Liverpool sul Chelsea dopo i calci di rigore. Stéphanie Frappart è stata la grande e indiscussa protagonista della serata, a lei è stata affidata la direzione di una partita così importante anche se a ridosso di Ferragosto, e non si è assolutamente fatta piegare dall’emozione e dalla paura di sbagliare, anzi. In 120 minuti non ha sbagliato assolutamente nulla: giustamente annullati i gol a Pulisic e Mount, nulla da dire anche sul calcio di rigore assegnato al Chelsea, poiché Adrian è intervenuto in ritardo su Abraham abbattendolo dentro l’area di rigore. Supportata da delle validissime assistenti, la Frappart ha svolto il suo lavoro come meglio non poteva, e anche la condotta di gara è stata esemplare, lasciando correre a inizio gara per non spezzare troppo i ritmi, per poi diventare più severa a cominciare dal secondo tempo regolamentare, mettendo mano al cartellino (sempre di colore giallo). Con Stephanie Frappart si può dire che sia cominciata una nuova era, e un giorno non troppo lontano anche nella nostra Serie A ci abitueremo a vedere big match come Juventus-Inter e Roma-Napoli arbitrate da donne, un ulteriore passo in avanti verso la parità dei sessi nel calcio auspicata da tutte le direzioni. {agg. di Stefano Belli}



STEPHANIE FRAPPART, PRIMO TEMPO DA INCORNICIARE

Si è concluso da pochissimo il primo tempo di Liverpool-Chelsea, finale di Supercoppa UEFA 2019 che passerà alla storia per l’arbitraggio di Stephanie Frappart, prima donna a dirigere un incontro di calcio maschile di così alto livello. La francese classe 1983 se l’è cavata egregiamente, va detto che non si sono verificati episodi controversi o al limite del regolamento (il gol di Pulisic, per quanto bello, era da annullare: fuorigioco netto anche a occhio nudo), ma ha comunque dimostrato di avere tantissima personalità da vendere. E non lo scopriamo di certo da oggi, il pubblico più attento si sarà già accorta di lei in occasione del mondiale di calcio femminile in cui ha arbitrato la finalissima tra Stati Uniti e l’Olanda, e in Francia ha già diretto diversi match di Ligue 1. Per adesso l’esame è superato a pieni voti, vedremo come si comporterà nel secondo tempo ma siamo sicuri che ha tutte le carte in regola (e la tecnologia del VAR a disposizione) per prendere sempre la decisione giusta. {agg. di Stefano Belli}



STEPHANIE FRAPPART, BERNARDESCHI: “PAGINA DI STORIA”

Tutti i riflettori sono puntati su Stephanie Frappart, primo arbitro donna della storia a dirigere una finale di Supercoppa Europea, in particolare la sfida tra Liverpool e Chelsea. Fino ad oggi si può dire che la Frappart abbia ricevuto un grande incoraggiamento da tutti gli addetti ai lavori: tecnici, colleghi arbitri e calciatori. Di quest’ultima categoria fa parte Federico Bernardeschi, numero 33 della Juventus, che sul suo profilo Instagram ha voluto dire la sua in proposito:”Stasera una donna arbitrerà una finale europea di calcio maschile. E sarà alle prese con la tensione della prima volta, con l’adrenalina di una sfida importante, con la responsabilità di chi sente tutti gli occhi addosso. So cosa si prova in questi momenti. Ma so anche che sono i gesti simbolici a favorire i grandi cambiamenti. E comunque vada, Stephanie Frappart oggi scriverà una pagina di storia”. (agg. di Dario D’Angelo)



STEPHANIE FRAPPART: IL COMMENTO DI KLOPP E LAMPARD

La designazione di Stephanie Frappart come arbitro della Supercoppa Europea 2019 tra Liverpool e Chelsea ha ottenuto l’approvazione anche degli allenatori delle due squadre, Jurgen Klopp e Frank Lampard. Il tecnico tedesco dei Reds ha infatti commentato in conferenza stampa: “Era ora! Ho avuto esperienze di arbitraggi femminili in Germania e sono davvero felice di vivere questa tappa storica. Mi auguro che non sia una storia isolata. Noi cercheremo di essere collaborativi”. Non manca anche un momento simpatico: “Starò molto attento ai miei comportamenti, altrimenti poi chi la sentirà mia madre…”. Sostanzialmente sulla stessa lunghezza d’onda anche le parole del collega Lampard: “Sono onorato di fare parte di questo momento storico. La scelta di affidare a una donna la partita di Supercoppa rappresenta un grande passo in avanti”.  (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

PARLA STEPHANIE FRAPPART IN CONFERENZA STAMPA

Nella conferenza stampa alla vigilia della Supercoppa Europea 2019, Stephanie Frappart è stata la grande protagonista. Nulla di strano, perché parliamo della prima volta di un arbitro donna a guidare una partita di spicco del calcio maschile. Frappart ha dichiarato di essere pronta per la grande sfida che la aspetta e di non temere affatto ciò che attende lei e i due guardalinee, anche loro donne: “Abbiamo provato, per prime a noi stesse, che tecnicamente e fisicamente siamo come gli uomini. Non abbiamo paura di sbagliare, siamo pronte. Sono molto felice, per me è stata davvero una sorpresa, non mi aspettavo di poter dirigere la Supercoppa europea, è un grande onore. Spero che il mio esempio serva per tutti gli arbitri donna e per tutte le ragazze che aspirano a fare questo lavoro”, ha dichiarato la 35enne francese parlando anche per le sue assistenti. Grazie all’apertura del calcio maschile nei confronti delle donne, molto evidente in Francia Stephanie Frappart ha spiegato quanto la sua vita sia cambiata: “Ora sono più popolare nel mondo. Ho già debuttato in Ligue 1 (il massimo campionato transalpino, ndR), quindi conosco le mie emozioni e so come gestirle: mi sono allenata anche per questo”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

STEPHANIE FRAPPART: LA CARRIERA DA ARBITRO

Stephanie Frappart è il nome di un arbitro donna destinato a entrare nella storia del pallone. La Uefa ha infatti designato il fischietto della Val d’Oise come direttore di gara della sfida di questa sera tra Liverpool e Chelsea: la Frappart sarà quindi il primo arbitro donna a dirigere una finale di Supercoppa. Un evento senza precedenti che segue il clamore degli ultimi Mondiali di calcio femminile (dove la francese ha diretto 4 incontri e pure la finale tra USA e Olanda), ma che non è stato accolto con favore da parte di tutti, addetti ai lavori e semplice appassionati. Oltre alle critiche però il profilo di Stephanie Frappart è senza dubbio di eccezionale rilievo. Anzi per lei, tale prestigioso record non è che l’ennesimo della sua eccezionale carriera col fischietto in bocca. Nata nel 1983, Stephanie Frappart diviene già nel 2014 la prima donna arbitro a dirigere una partita di calcio maschile per il secondo campionato francese tra Niort e Brest e nel 28 aprile 2019 diventa il primo direttore di gara femminile nella massima serie francese, dirigendo la partita di Ligue 1 tra Amiens e Strasburgo. Pure nel calcio femminile rimane un nome di grandissimo prestigio: in questi anni ha infatti diretto vari match ai Mondiali del 2015 e del 2019 (qui dirigendo anche la finale) e si è fatta un nome anche in occasione delle Olimpiadi 2016, degli Europei 2017 e dei Mondiali Under 20 nel 2018.

STEPHANIE FRAPPART PRIMO ARBITRO DONNA PER LA FINALE SUPERCOPPA: ROCCHI LA PROMUOVE

Come ricordato prima, la scelta della Uefa di promuovere Stephanie Frappart come primo arbitro donna per la finale della Supercoppa europea tra Liverpool e Chelsea di questa sera, non ha trovato ovunque grande favore, anzi non sono mancate le forte critiche. Da varie parti infatti si è discusso di questa promozione caduta dall’altro come di una mossa di facciata: eppure non sono anche mancati i pareri favorevoli di non pochi addetti al lavori. Solo nei giorni scorsi l’arbitro di Serie A e Fifa Gianluca Rocchi ha affermato sulle colonne della Gazzetta dello sport: “L’Uefa non ha mai regalato niente a nessuno, lo dico per esperienza personale. E posso testimoniare che la Frappart ha superato tutti i test maschili. Mi auguro faccia bene e spero che anche le nostre arrivino presto al suo livello”. Gli ha poi fatto coro anche Michele Uva, vice presidente dell’Uefa ai microfoni dell’Ansa: “ C’è stato molto rumore su questa designazione, ma è una designazione che si basa su una valutazione tecnica e sulle performance dell’arbitro e non perchè ci fosse la volontà di fare qualche cosa di diverso”.