Il futuro “mondo senza plastica” voluto dall’Onu è impossibile? Sì, secondo il Ceo di una delle più importanti multinazionali al mondo per produzione del materiale, la OMV. Il quotidiano Die Presse ha intervistato due grandi manager del settore, Alfred Stern che rappresenta OMV Germania e Thomas Gangl, CEO di Borealis. Tutti e due hanno confermato andando controcorrente, che “c’è bisogno di più plastica, ed in futuro la richiesta aumenterà“, per questo motivo le aziende hanno annunciato l’espansione sul mercato asiatico, perchè è proprio in Cina che aumenterà la produzione.
Fino ad oggi le industrie sono rimaste concentrate in Europa, ma il futuro del settore è rappresentato dall’Asia. La capacità produttiva aumenterà, perchè globalmente sono in crescita le necessità di questi materiali in moltissimi settori, nonostante le raccomandazioni da EU e USA di ridurne la fabbricazione. L’ultima conferenza delle Nazioni Unite si è concentrata proprio su questo tema, e vorrebbe imporre limiti comuni, ma come afferma Stern “ci saranno sempre alcuni campi nei quali non potrà essere dismesso l’uso della plastica“.
Plastica, il Ceo di OMV “Non serve diminuire produzione, basterebbe aumentare riciclo”
Molti stati occidentali in comune accordo con le Nazioni Unite stanno accelerando su una legge comune che vieterebbe di superare alcuni limiti nella produzione di materie plastiche industriali. Alfred Stern, Ceo di OMV, in un’intervista al quotidiano Die Presse ha dichiarato che “Queste regole sarebbero impossibili da seguire, soprattutto in alcuni settori nei quali invece c’è un costante aumento di richiesta“.
Ad esempio il manager dice “ne avremo sempre più bisogno per la produzione di cavi elettrici e nel campo medico“, per questo l’azienda ha intenzione di espandersi in Cina, per soddisfare le necessità globali. Anche se ammette che “serve sicuramente un accordo globale perchè le industrie non possono risolvere i problemi da sole“, e aggiunge, ponendo l’attenzione sulla differenza che sussiste tra produrre plastica ed il riciclo sostenibile, dicendo “un puro no alla plastica non servirebbe a nulla, occorrerebbe piuttosto aumentare le regole, per far sì che poi questa non venga facilmente gettata in mare e nei fiumi dalla gente“.