Ha sterzato all’improvviso per evitare di investire un gatto, ma con la sua auto è finito rovinosamente in un canale dove poi sarebbe annegato. E’ la tragedia avvenuta nelle passate ore a Cavallino-Treporti, provincia di Venezia. La vittima è un giovane 22enne di Burano, Davide Zane in quale aveva appena trascorso una serata nei locali della movida jesolana. Con lui in auto anche due cugini di 17 e 19 anni, vivi per miracolo e che hanno potuto raccontare quello che è accaduto. I due giovani, come riferisce Corriere.it, sarebbero riusciti ad uscire dal finestrino della vettura ed a raggiungere a nuoto la riva, mentre Davide purtroppo è rimasto intrappolato. Il suo corpo è stato estratto solo due ore più tardi dai vigili del fuoco. Un punto drammatico, quello in cui è avvenuto l’incidente, lo stesso nel quale solo qualche mese fa aveva perso la vita un’altra persona, una donna 76enne annegata nella sua auto dopo essere uscita di strada. Quella strada, dove il limite di velocità è di 50 chilometri orari, per i cittadini non è mai stata sicura e lo dimostrano le due morti in pochi mesi.
STERZA PER EVITARE UN GATTO, CON L’AUTO NEL CANALE: MORTO 22ENNE
Nella provincia di Venezia, anche ieri, quando è trapelata la morte del giovane Davide Zane sono insorte le polemiche. I residenti tuonano: “Forse è il momento di mettere in sicurezza la strada dopo due morti. Cosa si aspetta?”, ed anche sui social il dibattito è accesissimo. Quella zona però è protetta da un vincolo paesaggistico. Dopo il primo incidente mortale e le richieste dei cittadini, il Comune aveva chiesto al provveditorato la possibilità di installare un guardrail ma secondo l’amministrazione il progetto dovrebbe passare al vaglio del vincolo paesaggistico. L’unica soluzione ad oggi adottata per evitare incidenti è stato il rafforzamento della cartellonistica che invita gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità. In merito al giovane morto, non è chiaro a quanto andasse con la sua Fiat 500 e non è escluso che possa essere morto sul colpo in seguito alla rottura dell’osso del collo. I due cugini hanno invece riportato solo lievi ferite. Sono stati loro, giunti a riva, a dare l’allarme ma per Davide non c’è stato nulla da fare. Il pm di turno non ha disposto l’autopsia in quanto non ci sarebbero dubbi sulla dinamica.