Steve Bannon, l’ex stratega di Donald Trump, si è presentato questa mattina agli uffici dell’Fbi di Washington ed è stato arrestato dopo essere stato incriminato per oltraggio al Congresso per aver negato la sua collaborazione alla commissione della Camera che sta indagando sull’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio scorso. L’ex consigliere di Trump e capo stratega della Casa Bianca dovrebbe comparire in tribunale già nelle prossime ore. Due i capi di imputazione: uno per non aver testimoniato e l’altro per non aver consegnato i documenti richiesti.
Se l’accusa di oltraggio al Congresso diventasse condanna, Bannon dovrebbe scontare un anno di carcere e pagare una multa di 100.000 dollari. La Commissione di inchiesta sta valutando di adottare le stesse procedure per l’ex capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows che si e’ rifiutato di comparire davanti alla Commissione. Nel rifiutarsi di testimoniare Bannon, 67 anni, si era appellato al privilegio esecutivo, invocato da Trump in qualità di ex presidente per rifiutarsi di consegnare alla commissione i documenti della sua amministrazione.
Steve Bannon, prima dell’arresto il messaggio ai giovani
Vero e proprio architetto della vittoria elettorale del 2016 di Donald Trump, soprattutto grazie all’attivismo del sito di estrema destra Breitbart che dirigeva, Bannon è stato licenziato nell’agosto del 2017 dalla Casa Bianca e lo scorso anno è stato arrestato ed incriminato dai federali per aver frodato i sostenitori di una campagna per raccogliere fondi privati per la costruzione del Muro sul confine con il Messico.
Poco prima di consegnarsi all’FBI a Washington Bannon si è soffermato davanti le telecamere mandando un chiaro messaggio: “Combatteremo sempre il regime di Joe Biden. Voglio che voi, ragazzi, restiate concentrati sul messaggio… questo è tutto rumore”. Tra le telecamere presenti anche quelle legate alla destra conservatrice e al mondo dei social, dove il suo messaggio è subito rimbalzato tra i fan dell’ex presidente Donald Trump.