Bonus, finanziamenti, aiuti. Ma siamo sicuri che questo non sia solo uno specchio per le allodole e che l’Unione Europea pensi davvero al bene dei suoi cittadini? Mentre la crisi e l’inflazione si sono abbattute prepotentemente su molti Paesi, soprattutto dell’eurozona, i ministri UE hanno ritenuto di dover ritoccare i propri stipendi. Ma attenzione, non al ribasso, bensì con un significativo aumento. E per l’esattezza si tratterebbe del secondo aumento in 6 mesi.



La notizia è stata diffusa dal quotidiano tedesco ‘Bild’, che ha riportato nel dettaglio gli importi. Il compenso lordo di Ursula von der Leyen toccherebbe ora i 31 mila euro mensili, con un incremento di 2.044 euro rispetto al passato. E gli aumenti avrebbero interessato anche tutti i dipendenti delle istituzioni europee, che dal 2021 ad oggi si sono visti gonfiare gli stipendi di oltre il 7%.



Stiamo parlando di cifre da capogiro impensabili per il lavoratore medio, che ogni mese si vede anche tassare la propria busta paga, vedendosela alleggerire di molto rispetto a quello che potrebbe essere uno stipendio più dignitoso. Invece l’Eurocasta gode anche del beneficio dell’assenza di imposte sul reddito.

Adeguamento degli stipendi al costo della vita, ma solo per i ministri europei

I dati sugli stipendi dei ministri e dei vari dipendenti al servizio delle istituzioni UE hanno tardato ad essere diffuse, forse per non ‘rovinare’ le feste a chi non è abituato a fare i conti con certe cifre in tasca. Tra gli esperti di finanza questa pratica dei continui incrementi degli stipendi verrebbe definita ‘scala mobile’ o ‘wage indexation’ (per dirla all’inglese). Vale a dire un meccanismo di adeguamento automatico dei salari per preservare il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti . Questo modus operandi sarebbe stato via via soppiantato dai vari paesi europei. In Italia, ad esempio, è esistito fino al 1992, per poi essere abrogato.



Ma se questo meccanismo è stato bandito, perchè Bruxelles si difenderebbe sostenendo che si tratterebbe ‘solo’ di un calcolo automatico per adeguare gli stipendi dei dipendenti al costo della vita? Non è forse lo stesso sistema della ‘scala mobile’? Evidentemente qualcosa non torna.

Va anche aggiunto che l’Eurocasta non può dirsi così duramente colpita da crisi, inflazione e rincari. Gli stessi ministri europei godono infatti già di un rimborso spese di 5.000 euro non oggetto di rendicontazione, e dai loro stipendi viene tolto solo un 10% da destinare alle loro future pensioni.