Il conteggio dello stipendio da erogare durante le ferie del lavoratore, per un principio di uguaglianza, non dev’essere eccessivamente squilibrato rispetto al compenso ottenuto dal soggetto impiegato al lavoro subordinato.

A sancirlo è la Corte di Cassazione stessa, che con la sentenza numero 2674 del 2024, ha specificato come il salario durante le ferie, dev’essere corrisposto in misura uguale (o comunque non inferiore), rispetto alla media dei giorni di presenza sul lavoro, questo per non dissuadere l’impiegato dalla voglia di andare in ferie.



Le regole sullo stipendio da percepire durante le ferie

Ci ritroviamo a parlare di regole da rispettare nel caso di uno stipendio da percepire durante le ferie. Dopo il rimprovero dell’UE all’Italia sull’indennizzo delle ferie non godute dai dipendenti pubblici, vediamo in questo caso, i diritti del lavoratore e gli oneri del datore di lavoro.



La Direttiva che riportiamo è la 2003/88/CE, la stessa che ha citato in giudizio e durante la sentenza la Corte di Cassazione, sottolineando come il salario goduto in ferie dev’essere espressamente annesso alle mansioni e allo “status” professionale e personale del lavoratore.

Questo significa che anche se il lavoratore si trovasse fuori dal contesto lavorativo, ma abbia sempre obbedito e rispettato le sue mansioni, anche in vacanza – che è un suo diritto – dovrà provvedere a mantenere gli stessi ritmi di vita e condizioni economiche al pari del resto dell’anno (quando si trova sul posto di lavoro).



Ma ci sarebbe anche di più. Perché così come sottolineato all’interno di ogni contratto collettivo (CCNL)., anche durante le ferie il lavoratore può maturare gli incentivi per l’attività di condotta ed anche l’indennità di riserva, senza alcuna eccezione particolare.

Con questo articolo e con la sentenza della Corte di Cassazione, ci auguriamo che di aver chiarito e abolito le paure di poter percepire uno stipendio inferiore alla norma durante le ferie.