Nel 2022 la tredicesima dovrebbe essere aumentata a livello netto grazie allo sgravio contributivo del 2%, ma di quanto è aumentato davvero il netto sullo stipendio? Infatti l’INPS ha chiarito che le misure messe in atto dal precedente governo Draghi hanno generato sicuramente un incremento del netto sullo stipendio che andrà ad incidere anche sulla tredicesima.
Stipendio e sgravio contributivo: aumenta anche la tredicesima?
Abbiamo visto che per quanto concerne lo sgravio contributivo e la riduzione del 2%, genererà delle entrate maggiori per coloro che hanno uno stipendio inferiore a 2692 euro. L’aumento della tredicesima non supera i 53,80 euro per coloro che hanno la fascia massima. Invece coloro che guadagnano 15500 avranno un incremento netto di 30 euro. Coloro che guadagnano 2000 euro risparmieranno invece 40 euro.
Complessivamente si tratta di uno sgravio contributivo del 2%, 0,8% per il primo semestre più un altro 1,2% da luglio 2022. Bonus che, è importante ricordare, si applica solamente per le retribuzioni che hanno un imponibile contributivo lordo non superiore a 2.692 euro al mese, ossia per quei lavoratori che hanno uno stipendio annuo lordo inferiore a 35 mila euro.
Stipendio e sgravio contributivo: e se la tredicesima venisse distribuita nell’anno?
Ci sono tuttavia casi in cui il datore di lavoro, per limitare le spese di dicembre, abbia deciso di aggiungere la tredicesima ogni mese durante l’anno invece di darla direttamente a dicembre e quindi in questo caso si deve fare riferimento all’INPS, che ha chiarito che l’integrazione del 1,2% viene riconosciuta anche sui mesi di competenza da gennaio a giugno 2022, ma soltanto quando sono stati erogati a partire dal periodo di paga di luglio 2022. Questo significa che se un datore di lavoro ha già aggiunto il rateo di gennaio nella busta paga del medesimo mese applicando lo sgravio allora in vigore dello 0,8% non dovrà fare altro visto che per questo non si applica l’integrazione dell’1,2%.