Allarme covid in Svezia e precisamente nella capitale Stoccolma: il 99% delle terapie intensive è occupata da pazienti affetti da coronavirus. A lanciare l’allarme è stato il direttore sanitario regionale, Björn Eriksson, che ha spiegato che la situazione è degenerata nel giro degli ultimi giorni a seguito degli 89 ricoverati nella giornata di martedì e degli 83 di mercoledì. Come ricorda Il Fatto Quotidiano, si tratta della prima volta che gli ospedali di Stoccolma subiscono tale pressione in quanto, anche se durante la prima ondata i pazienti totali in terapia intensiva erano stati 230, vennero allestiti ospedali da campo e nuove strutture. Inoltre, erano state sospese cure non essenziali che avevano ulteriormente liberato posti letto. Björn Eriksson si è quindi appellato al governo chiedendo l’invio di ulteriore personale medico da altre regioni: “Abbiamo bisogno d’aiuto” ha spiegato, sottolineando però che non vi sono ampi margini di intervento.
A STOCCOLMA TERAPIE INTENSIVE AL COLLASSO: “PERIODO MOLTO DIFFICILE”
Nonostante l’emergenza, non è in programma la riapertura dell’ospedale da campo: “Possiamo ottenere la capacità che l’ospedale da campo offrirebbe nelle strutture sanitarie esistenti a Stoccolma – ha proseguito ancora Eriksson – abbiamo dimostrato che possiamo aumentare i posti più velocemente. Ma ora abbiamo colleghi che hanno lavorato in questo modo per un anno intero e ovviamente stanno attraversando un periodo molto difficile. In questo momento, 814 persone stanno combattendo nei nostri ospedali per sopravvivere e riprendersi”. Il direttore si è poi rivolto alla popolazione, invitandola a tenere un comportamento più consono, in particolare in vista del periodo di Natale: “Adesso basta – ha spiegato ancora – non può valere la pena bere qualcosa dopo il lavoro, socializzare fuori casa, affollarsi per fare acquisti natalizi, incontrarsi per la fika (la pausa caffè) dell’Avvento anche se è quello che vogliamo fare. Le conseguenze sono terribili. Abbiamo bisogno di aiuto. Ogni genitore parli con i suoi figli. Tutti possono avere ripercussioni gravi causate dal Covid, anche se è più comune tra le persone anziane o con patologie pregresse”. Il direttore striglia quindi gli abitanti della capitale: “Questo dimostra che noi abitanti di Stoccolma siamo stati troppo in ambienti affollati e abbiamo avuto troppi contatti al di fuori della famiglia in cui viviamo”.