La Nato è preoccupata dalla posizione della Cina nella guerra tra la Russia e l’Ucraina. “Mi aspetto che affronteremo anche il ruolo della Cina in questa crisi. Ha dato sostegno politico alla Russia e l’appoggia nella diffusione della disinformazione“, ha dichiarato Jens Stoltenberg nel corso della conferenza che si è tenuta oggi alla vigilia del summit straordinario in programma domani. Di fatto, il segretario generale dell’Alleanza Atlantica chiede a Pechino di condannare l’invasione russa (“Abbiamo visto che non è stata capace di farlo“) e conferma che domani si affronterà anche la questione cinese (a cui ha fatto accenno oggi anche il premier Mario Draghi), anche alla luce dell’astensione sulla risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu.



Gli alleati sono preoccupati che la Cina possa fornire supporto materiale per l’invasione russa“, ha aggiunto l’ex premier norvegese. Si chiede anche impegno “negli sforzi diplomatici per trovare una via pacifica” per trovare una soluzione pacifica all’aggressione e di “non dare sostegno materiale” a Vladimir Putin. Jens Stoltenberg ha lanciato anche un’accusa: “La Cina ha diffuso anche alcune bugie su Ucraina e Nato“.



“UCRAINA NELLA NATO? NON IN AGENDA”

Per la Nato è motivo di preoccupazione il fatto che “la Cina abbia posto in questione alcuni principi chiave per la nostra sicurezza, come il diritto di ogni Paese di scegliere il proprio percorso“. Jens Stoltenberg ha ricordato che i presidenti Xi Jinping e Vladimir Putininsieme hanno emesso una dichiarazione di contrarietà ad ogni allargamento della Nato“. Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, a proposito della riunione di domani, ha spiegato che gli alleati sono pronti a rafforzare gli aiuti militari all’Ucraina, oltre che sostegno per la difesa da attacchi hacker ed equipaggiamento contro armi chimiche, biologiche e nucleari. “L’ingresso dell’Ucraina non è in agenda ma il suo sostegno da parte degli alleati lo è. Mi aspetto che saremo d’accordo nell’intensificare il sostegno su misura per altri partner a rischio a causa della pressione russa. Compresa la Georgia e la Bosnia-Erzegovina“. L’idea è di lavorare insieme all’Unione europea per “a sostenere la loro sovranità e il loro diritto a prendere decisioni indipendenti“. In merito all’eventuale uso di armi chimiche da parte della Russia, ciò per Stoltenberg “cambierebbe la natura del conflitto e avrebbe enormi conseguenze”.



IL DISPIEGAMENTO MILITARE DLELA NATO

Per quanto riguarda il dispiegamento militare della Nato, l’ex premier norvegese ha spiegato che attualmente centinaia di migliaia di uomini di truppe alleate sono in allerta. Circa 100mila militari Usa sono in Europa, 40mila sotto il comando diretto della Nato, in particolare nella zona orientale dell’alleanza. “Il tutto sostenuto da una grande potenza aerea e navale, compresi cinque gruppi d’attacco di portaerei nel Nord e nel Mediterraneo“, ha precisato Jens Stoltenberg. Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica in conferenza stampa oggi ha espresso anche quali sono i suoi auspici in vista del summit di domani: “Mi aspetto che i leader siano d’accordo nel rafforzare la posizione della Nato in tutti i campi, con importanti aumenti delle nostre forze nella parte orientale dell’Alleanza. A terra, in aria e in mare“. A tal proposito, ha anticipato che è previsto “il dispiegamento di quattro nuovi gruppi tattici Nato. In Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia. Insieme alle nostre forze esistenti nei paesi baltici e in Polonia, questo significa che avremo otto battaglioni multinazionali della Nato lungo tutto il fianco orientale. Dal Baltico al Mar Nero“.