VISITA E ANNUNCIO A SORPRESA DI STOLTENBERG A KIEV: “POSTO UCRAINA È NELLA NATO”
Non solo la visita lampo non attesa ma anche l’annuncio fatto a Kiev da Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, rischia di avere conseguenze detonanti nel prosieguo della guerra in Ucraina: «Il posto dell’Ucraina è nella famiglia euro-atlantica. Il posto dell’Ucraina è nella Nato. E nel tempo, il nostro sostegno contribuirà a renderlo possibile». Lo ha detto il leader dell’Alleanza Atlantica incontrando il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante la visita a sorpresa avvenuta oggi nella capitale ucraina.
Stoltenberg ha dichiarato che «per tutto il tempo necessario» la Nato resta a fianco dell’Ucraina: non solo, l’adesione di Kiev all’Alleanza Atlantica (che ha appena visto l’ingresso della Finlandia, proprio in conseguenza dell’invasione russa operata il 24 febbraio 2022) verrà discussa durante il prossimo vertice Nato a luglio in Lituania (a Vilnius). «La Nato deve assicurarsi che l’Ucraina prevalga contro la Russia», ha poi aggiunto il diplomatico norvegese incontrando i membri del Governo Zelensky. «L’iniziativa di sostegno pluriennale aiuterà l’Ucraina a passare dagli equipaggiamenti e dalle dottrine dell’era sovietica agli standard della Nato e a garantire la piena interoperabilità con l’Alleanza», rileva ancora il n.1 Nato, che poi aggiunge prima della visita a Bucha «Non sappiamo quando questa guerra finirà, ma sappiamo che l’aggressione russa è un modello tossico che deve essere fermato. Dobbiamo quindi continuare a rafforzare le forze armate ucraine. E dobbiamo garantire che siano in vigore accordi solidi e potenti per la sicurezza dell’Ucraina».
IRA RUSSIA CHE REPLICA: “UCRAINA NELLA NATO È MINACCIA SERIA E SOSTANZIALE”
Non è stato affatto gradito l’annuncio della Nato che appoggia l’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza Atlantica, elemento che rischia di portare nei prossimi mesi a scontri potenzialmente letali tra Occidente e Oriente (evocando a questo punto sì il dramma possibile di una terza guerra mondiale). La pensa così la Russia che oggi risponde a tono alle parole di Stoltenberg in Ucraina: «Impedire l’adesione dell’Ucraina alla Nato rimane uno degli obiettivi della cosiddetta operazione militare speciale iniziata dalla Russia il 24 febbraio dell’anno scorso», fa sapere una irritata nota del Cremlino con il portavoce Dmitry Peskov.
L’ingresso di Kiev nell’Alleanza, ha osservato ancora il portavoce di Putin, «rappresenterebbe una minaccia seria e sostanziale per il nostro Paese e la sua sicurezza». Durissimo anche il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che punta il dito contro la Nato e soprattutto contro gli Stati Uniti: «La Russia e gli Stati Uniti ora non hanno praticamente relazioni, ad eccezione dei contatti necessari. Discutiamo solo dei problemi che sorgono nelle attività delle nostre ambasciate per necessità. Tutti capiscono che gli americani hanno dichiarato una crociata contro la Federazione Russa, contro i suoi legittimi interessi, contro la cultura e le tradizioni russe. Hanno scelto il regime nazista di Kiev come ‘punta’ pompandolo con nuovi sistemi d’arma».
L’APPELLO DI ZELENSKY ALLA NATO: “È ORA DI ENTRARE NELL’ALLEANZA”
Del resto durante la visita di Stoltenberg a Kiev l’appello del Presidente Zelensky all’Alleanza Atlantica era già giunto piuttosto netto (e non è la prima volta dall’inizio della guerra con Mosca): «Sono grato per l’invito a partecipare al vertice di Vilnius a luglio», ha detto il leader di Kiev, aggiungendo «è importante che anche l’Ucraina riceva un invito corrispondente. Non esiste alcuna barriera oggettiva che impedisca l’adozione di decisioni politiche sull’invito dell’Ucraina all’Alleanza».
Secondo Zelensky è tempo questo di «decisioni appropriate. Non è più possibile immaginare la sicurezza dell’area euro-atlantica senza l’Ucraina, e la gente lo capisce». Da ultimo, in conferenza stampa con Stoltenberg da Kiev, Zelensy ha lanciato un nuovo appello all’intera Nato per il piano di pace esposto nelle scorse settimane: «La formula di pace ucraina è molto importante anche come strumento informativo contro la narrazione russa secondo cui vogliono la pace. Questo non è vero e per questo abbiamo chiesto a molti leader, partner, alleati dell’Ucraina a livello Ue di sostenere questa formula. Alcuni hanno già firmato il documento di sostegno a questa formula, e anche a livello Ue membri hanno espresso sostegno ufficialmente. Per questo voglio chiederle, segretario generale, di pensare e sostenere a livello dei Paesi Nato la formula di pace dell’Ucraina».