Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg è stato intervistato ieri sera dal programma di Rai Uno, Cinque Minuti, classica striscia post Tg1 condotta da Bruno Vespa. Lo storico giornalista ha voluto ospitare il numero uno dell’Alleanza Atlantica per avere un quadro aggiornato sulla guerra in Ucraina e sugli equilibri geopolitici mondiali e le prime parole di Stoltenberg sono state per il conflitto in Ucraina che va avanti da più di 400 giorni. Su un eventuale ingresso delle armi nucleari nella guerra, il numero uno della Nato ha spiegato: “I russi sanno che ogni uso di arma nucleare cambierebbe in modo fondamentale il carattere del conflitto ed avrebbe gravi conseguenze per la Russia”.
Quindi ha aggiunto: “Abbiamo comunicato al presidente Putin molto chiaramente che la guerra nucleare non può essere vinta e quindi non deve essere mai combattuta”, aggiungeo che “la retorica nucleare che si vede dalla Russia è pericolosa e irresponsabile. Dobbiamo essere vigili, ma finora non abbiamo visto un cambiamento della postura nucleare dei russi”, ha poi concluso sull’argomento. Stoltenberg ha parlato anche della Cina, considerandola non un avversario ma una minaccia: “La Nato non considera la Cina un suo avversario, ma rappresenta una minaccia ai nostri valori”.
JENS STOLTENBERG E IL PERICOLO CINA
Il perchè di tali parole è subito spiegato: “Non credono alla democrazia, alla libertà di parola, e anche dal punto di vista militare ci sono pattugliamenti e operazioni che hanno reso Cina e Russia più vicine che mai”, aggiungendo inoltre che nell’attuale situazione internazionale estremamente delicata, la questione della sicurezza è un fatto “globale”.
Jens Stoltenberg ha parlato anche della Svezia, prossima ad entrare nella Nato: “Ha rispettato gli impegni presi e merita di entrare nella Nato il prima possibile. Rafforzerà alleanza, democrazia forte che condivide i nostri valori, importante per sicurezza europea”. Infine su Silvio Berlusconi: “Un grande sostenitore dell’Alleanza atlantica e sotto il suo governo l’Italia fu un grande contributore”.