Afghanistan in mano ai talebani, Jens Stoltenberg punta il dito contro i leader afghani. Al termine della riunione d’emergenza degli ambasciatori dell’Alleanza sulla situazione nel Paese, il segretario generale della Nato ha evidenziato in conferenza stampa: “Terminare la missione non è stato facile: il dilemma era lasciare e vedere i talebani riprendere il controllo o restare in una guerra senza fine. Noi non volevamo stare in Afghanistan per sempre”.



Jens Stoltenberg ha sottolineato che nelle ultime settimane è avvenuto un vero e proprio collasso militare e politico non prevedibile: “La leadership politica affghana ha fallito nel trovare una soluzione politica: questo fallimento porta al dramma a cui stiamo assistendo oggi”.

STOLTENBERG SULLA SITUAZIONE IN AFGHANISTAN

Nel corso del suo intervento da Bruxelles, Jens Stoltenberg ha acceso i riflettori sulla scarsa resistenza posta dalle forze afghane dinanzi all’avanzata dai talebani, veloce e improvvisa. Il segretario generale della Nato ha poi rimarcato che le forze che stanno prendendo il potere hanno la responsabilità di fare sì che il terrorismo non riprenda forza in quell’area: “Se si ristabilissime il regime del terrore, rischierebbe l’isolamento”. Jens Stoltenberg ha aggiunto: “Dobbiamo fare una valutazione molto chiara di ciò che abbiamo fatto: nonostante i grossi investimenti, il crollo è stato rapido. Dobbiamo imparare la lezione”. Una riflessione anche sulle persone in fuga dal Paese: “La priorità è quella di evacuare le persone al più presto, un compito reso difficile dalla situazione e al quale sono dedicate centinaia di persone 24 ore su 24”.



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