L’ex ministro dell’istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha presentato una proposta di legge alla Camera, per vietare l’utilizzo di smartphone e tablet ai bambini che hanno un’età inferiore ai 12 anni. Obiettivo del testo presentato dall’ex titolare del Miur e da un gruppo di esponenti ex Movimento 5 Stelle, disciplinare appunto l’impiego dei dispositivi digitali da parte dei minori di dodici anni e introdurre, come specifica il quotidiano Il Giornale “l’ articolo 328-bis del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, concernente” il divieto dell’uso di telefoni mobili e “altri dispositivi di comunicazione elettronica” da parte degli alunni frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo grado.
Il testo di legge è stato presentato lo scorso 15 marzo, e secondo Fioramonti l’uso continuo dei dispositivi mobili sarebbe da collegare ad “una maggiore difficoltà di apprendimento, ma anche di ritardi nello sviluppo del linguaggio, perdita di concentrazione, aggressività ingiustificata, alterazione dell’ umore, disturbi del sonno, dipendenza”.
SMARTPHONE VIETATI AGLI UNDER 12: DAI 300 AI 1.500 EURO DI MULTA
Il testo riguardante il divieto di smartphone per gli under 12 è composto in totale da otto diversi articoli, a cominciare da un divieto assoluto nei primi tre anni di vita. Dai 4 anni in su, invece, l’utilizzo sarebbe consentito ma sotto la supervisione di un genitore e con un limite orario, ovvero, non più di un’ora (fino ai 6 anni), non più di tre per la fascia 6-8, e non più di quattro per i 9-12 anni. Come detto sopra, viene inoltre vietato il cellulare in tutti le scuole primarie e secondarie di primo grado, quindi alle elementari e alle medie. Nella proposta di legge vengono anche indicate sanzioni nei confronti dei genitori, dai 300 ai 1.500 euro a chi consente ai propri figli non ancora dodicenni “di navigare on line e di utilizzare smartphone, tablet e qualsiasi altro dispositivo digitale senza accompagnamento e presidio educativo“.