La Francia prende misure contro i santoni social, coloro che su YouTube e non solamente danno consigli ai più giovani, insegnando loro come dimagrire con digiuno, come curare malattie con succhi di frutta – cancro compreso – e come utilizzare nel migliore dei modi le centrifughe da loro vendute. Le raccomandazioni, sui social, fanno il giro del web, soprattutto tra i più giovani. Uno dei nomi più cliccati è quello di Thierry Casasnovas, che dopo sei mesi di blocco obbligato a causa di indagini per truffa, circonvenzione di incapace ed esercizio illegale della medicina, è tornato su YouTube.



È proprio lui uno dei casi più spinosi per Francia. I legislatori in questi giorni discutono in Parlamento di un nuovo progetto di legge anti-guru prendendo proprio ad esempio Casasnovas. L’obiettivo è quello di dotarsi di armi più efficaci contro le derive social degli ultimi anni, sottolinea Il Messaggero. I “santoni”, infatti, hanno preso sempre più piede sui social media, soprattutto dopo il Covid. “Tra guru 2.0 e sfere complottiste, il flagello delle derive settarie è in costante evoluzione ed è necessario che il nostro diritto si adegui” ha sottolineato Sabrina Agresti-Riubache, sottosegretaria al governo francese.



I santoni rischiano fino a cinque anni di carcere

Il nuovo reato anti santoni social dovrebbe introdurre un delitto legato all’”assoggettamento psicologico” per difendere le vittime, prima che vengano fatti danni. “Vogliamo agire a monte della circonvenzione di incapace sanzionando anche solo il fatto di assoggettare una persona con pressioni gravi, ripetute o con tecniche suscettibili di alterare il giudizio” ha spiegato ancora Agresti-Roubache, come riporta Il Messaggero. Il Senato ha prima moderato rendendo il testo più “soft” per proteggere la libertà di opinione e di credere a cosa si voglia. I parlamentari, però, in commissione hanno introdotto norme più restrittive.



Il testo è stato presentato all’Assemblee Nazionale e prevede pene fino a cinque anni di carcere e 750 mila euro di ammenda se la circonvenzione avviene “con il supporto del digitale”. I social, dunque, rappresentano un’aggravante. I legislatori, dunque, hanno intenzione di combattere i santoni che propongono cure e soluzioni online per curare malattie anche molto gravi o per dimagrire. Dal 2015 il numero delle segnalazioni sono aumentate dell’83% come è stato certificato dalla Missione interministeriale di vigilanza e lotta contro le derive settarie che parla di “nuove forme di pressione e indottrinamento” gestite da piccoli gruppi che privilegiano come temi la salute, il benessere e lo sviluppo personale.