Stop ai treni notturni a partire da questa sera per tentare di arginare il fenomeno delle fughe dalla “zona rossa” del contagio da coronavirus che in queste ore ha sortito la preoccupazione di governatori e sindaci delle regioni del Sud Italia. Questa la decisione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, che nella giornata di ieri ha firmato un relativo alla riduzione dei treni ordinari a lunga percorrenza. Il ministero in una nota ha spiegato: “Al fine di contrastare e contenere l’ emergenza sanitaria da coronavirus il Mit sta progressivamente razionalizzando l’offerta in accordo con gli operatori sanitari, in considerazione del Dpcm dell’11 marzo”. Basterà questo provvedimento a “disciplinare” gli italiani? Stando ai numeri forniti dal Viminale la strada per il rispetto delle regole è ancora molto lunga.
CORONAVIRUS, 7000 DENUNCE GRAZIE A CONTROLLI. DE MICHELI: “FALSO ESODO AL SUD”
Il governo in effetti era stato chiaro: serve l’aiuto di tutti gli italiani per vincere la guerra contro il coronavirus. Ma già al secondo giorno di “resistenza” la forza di volontà di molti italiani sembra essere venuta meno. Stando all’aggiornamento del ministero dell’Interno, nella giornata di ieri sono state controllate 157.271 persone e ne sono state denunciate 6.942 ai sensi dell’articolo 650 del codice penale (“inosservanza dei provvedimenti dell’autorità”). Un aumento del 49% rispetto a giovedì, primo giorno di restrizioni. Altre 276 denunce sono arrivate ai sensi degli articoli 495 e 496 del codice penale (“falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale” o “false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri”). Sul fronte dei rientri al Sud Italia, però, c’è da registrare la presa di posizione del ministro De Micheli, la stessa che ha varato lo stop ai treni notturni a partire da oggi. Secondo l’esponente Pd, infatti, non corrisponde al vero la versione che vuole decine di migliaia di meridionali rientrati al Sud. La De Micheli, su Facebook, ha infatti dichiarato: “Dalle società del trasporto ferroviario nazionale riceviamo le rilevazioni sul numero di coloro che si sono spostati da tutto il nord a tutto il sud negli ultimi due venerdì. Possiamo affermare che non c’è stato nessun esodo, né ieri, né la scorsa settimana, in quanto il numero di persone che da tutto il nord ha raggiunto tutte le destinazioni del sud con i treni è pari a qualche centinaio in totale. Il governo ha garantito e sta attuando le misure che consentono alle persone di spostarsi esclusivamente per esigenze lavorative inderogabili o per motivi sanitari urgenti e improcrastinabili. Resta quindi forte la raccomandazione di evitare in tutti i modi gli spostamenti non urgenti o vitali. Ad esempio, è assolutamente da evitare la partenza da una regione all’altra per incontrare familiari o amici che abitano altrove. Questa azione costituisce un grave pericolo per se stessi e per le persone amate ed è un serio rischio anche per tutti coloro che stanno rispettando le indicazioni del governo, rimanendo a casa propria“.