Nella direttiva europea Case green, approvata il 12 marzo durante la Plenaria al Parlamento europeo con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti, è previsto anche lo stop del bonus per le caldaie a metano. Il testo dovrà ricevere ora l’approvazione formale del Consiglio e poi sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore. Dal 2025 verranno cancellati gli incentivi per l’acquisto di caldaie a metano: la direttiva dovrà essere recepita da ciascun Paese appartenente all’Unione. Questa prevede un’incentivazione delle installazione di sistemi ibridi ad esempio o caldaie con pompe di calore, con annesso stop agli incentivi per le caldaie alimentate solo a metano.



La normativa prevede anche il raggiungimento entro il 2050 di zero emissioni. Ogni Stato membro dovrà adottare un piano nazionale per ridurre progressivamente il consumo di energia degli edifici residenziali con un taglio del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. La direttiva avrà un impatto importante anche sui bonus casa in quanto gli sconti attualmente in vigore scadranno alla fine del 2024. Gli apparecchi che funzionano solo a metano, infatti, non vedranno più incentivi dal 2025 nell’Unione Europea per promuovere lo sviluppo di case green.



Caldaie a metano, stop agli incentivi: la direttiva

Dal 2040 le caldaie a metano dovranno essere totalmente eliminate secondo la nuova direttiva europea Case Green. Lo stop definitivo alla produzione e alla vendita delle caldaie alimentate a combustibile fossile era inizialmente previsto per il 2035: il testo approvato dal Parlamento europeo posticipa però tale scadenza al 2040. Dunque, a partire dal primo gennaio 2040, non sarà più possibile installare nuove caldaie a gas metano e Gpl negli edifici di nuova costruzione residenziali e non residenziali. Già dal 2025, però, gli impianti a metano non potranno più essere incentivati: verranno infatti aboliti tutti i sussidi per le caldaie autonome a combustibili fossili.



Per incentivare la transizione ecologica, gli Stati potranno però introdurre degli incentivi per incoraggiare il passaggio a sistemi di riscaldamento e raffreddamento alimentati da energie rinnovabili, come spiega SkyTg24. Saranno infatti ancora possibili sussidi per i sistemi di riscaldamento che utilizzano una quantità “significativa” di energia rinnovabile, come quelli che combinano caldaie con un impianto solare termico o una pompa di calore.