Russia: nuovo stop al gas fino a sabato

Attorno alle 5 di questa mattina è iniziato il nuovo stop al gas che la Russia spedisce verso l’Europa. Lo fa sapere Entsog, l’ente che gestisce i sistemi di trasporto del gas in Europa, ma l’aveva già annunciato ieri Gazprom, il colosso energetico russo che gestisce i tubi di collegamento con l’Europa, tra i quali Nord Stream 1, il più grosso ed importante per i rifornimenti europei, che arriva in Germania.



È proprio Nord Stream 1 ad essere coinvolto nello stop al gas dalla Russia, nuovamente chiuso dopo lo stop di 10 giorni che era avvenuto ad inizio luglio. La previsione di Gazprom è che rimarrà chiuso per 3 giorni, utili all’azienda per eseguire una riparazione all’unità di compressione del gas presso la stazione di Portovaya. Secondo Gazprom si tratta di una manutenzione ordinaria, da eseguire “ogni 1000 ore”, e che sabato sarà conclusa. Tuttavia, in Europa, ed in particolare in Germania, si teme una situazione simile a quella di luglio, dove dopo la riapertura del Nord Stream 1 l’afflusso di gas era diminuito dell’80%. Nel frattempo, però, l’Unione Europea si è mossa per rimpinguare le scorte di gas in vista dell’inverno, puntando a riempire gli stock almeno all’80% entro inizio ottobre, obiettivo che sembra essere stato raggiunto.



Stop al gas dalla Russia, per il Cremlino è “colpa delle sanzioni”

Insomma, un aspetto da non trascurare nella delicata situazione internazionale che è scaturita dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, è proprio l’arma del gas. Non è la prima volta che Putin e il Cremlino sfruttano politicamente una manutenzione della linea del gas per puntare il dito contro l’Unione Europea. Già a luglio, in occasione del precedente stop al gas dalla Russia, Gazprom aveva detto di non riuscire ad ottenere la turbina di ricambio perché bloccata in Canada a causa delle sanzioni internazionali.



In quel momento intervenne la Germania, facendosi spedire la turbina presso le sedi della Siemens, l’azienda che si occupa di questo tipo di manutenzioni al Nord Stream 1. La turbina poi è andata persa, secondo Mosca bloccata a Berlino, che invece punta il dito contro la Russia. Le forniture erano riprese, ridotte dell’80%, e ora si teme che sabato, dopo la fine dello stop al gas dalla Russia, la fornitura diminuirà ulteriormente. Il portavoce russo, Dmitry Peskov, interrogato proprio su questa questione, ha ribadito che la colpa è dell’occidente che ha “imposto sanzioni contro la Russia, che non consentono di svolgere normali lavori di manutenzione e riparazione”.

Bruxelles, però, davanti all’ennesimo stop del gas dalla Russia non è rimasta impassibile. Recentemente ha annunciato che a breve arriveranno una serie di riforme per alleviare il rincaro del gas e dell’elettricità. Oltre a questo, però, si sta lavorando anche in direzione di un tetto massimo al prezzo del gas, sulla scia dell’esperienza di Spagna e Portogallo. Infine, sempre in merito alla crisi del gas, Ursula von der Leyen, presidente della commissione europea, ha dichiarato che l’Europa ha ormai raggiunto l’obiettivo di riempire gli stock di gas dell’80%, ricordando però che è ancora opportuno lavorare assieme.