Fissate le ultime disposizione per lo stop alla Serie C 2019-2020 e dunque le misure per la prossima stagione, tra promozioni e retrocessioni ecco che ovviamente non sono mancate le polemiche. Come abbiamo riferito prima, se ieri in assemblea vi era larga maggioranza nel riconoscere a Monza, Vicenza e Reggina la promozione in Serie B, pure è stato caos nel fissare le norme per la quarta squadra promossa. La scelta dunque di privilegiare il merito sportivo (e dunque di portare il Carpi in cadetteria) infatti non è andata giù a molti e in primis al presidente del Bari Luigi De Laurentiis, primo tra i “danneggiati” di questa decisione. Come riportato dal Corriere dello sport, il numero 1 dei galletti e figlio del patron di Napoli ha ricordato che la mossa scelta non è adeguata visto che le squadre non hanno disputato lo stesso numero di incontri: “Ritengo inaccettabile il criterio suggerito della media punti, avendo le squadre interessate giocato un diverso numero di partite. Questo sarebbe un criterio valutabile nel caso tutte avessero disputato lo stesso numero di incontri, ma ricordiamo che il Carpi, 3ª in classifica nel Girone B, ha giocato addirittura 4 gare in meno rispetto alle nostre 30”. E, pure sicuro che in sede di Consiglio Federale tale nodo verrà risolto, (con magari l’approvazione della disputa dei play off come chiesto dai galletti), pure De Laurentiis non ha esitato a minacciare anche azioni legali: “Sono sicuro che il Consiglio Federale, unico organo deputato ad esprimersi in merito, non potrà prendere in considerazione la proposta maturata. Il Bari, sia chiaro, è pronto a difendere i propri diritti in tutte le sedi”. (agg Michela Colombo)
STOP ALLA SERIE C: LE PAROLE DI GHIRELLI
Nei giorni in cui sono bollenti contatti tra Federazione e governo per la ripartenza dei campionati, ecco che la Serie C ha chiesto lo stop definitivo. La notizia era certo nell’aria: da giorni infatti si discuteva in seno alle Lega Pro di tale scenario, tenuto anche conto della denuncia dei club del campionato dell’impossibilità di adempiere alle misure iscritte nel protocollo sanitario della Federazione per la ripresa degli allenamenti. Pure l’annuncio ha scioccato tutti, anche per il possibile terremoto che porterà in seno alle altre leghe, in primis Serie A e B che lottano invece per tornare in campo: la Serie C dunque ha chiesto lo stop definitivo del campionato 2019-2020 e demanderà (come è norma) al Consiglio Federale di ratificare quanto deciso. Il presidente Ghirelli, ieri sera terminata l’Assemblea non ha potuto non dirsi soddisfatto di quanto deciso, in questo momento così complicato e dove non è stato facile assumere tra i 60 club, un indirizzo comune: “Soffro per il mio Paese, mi dà dolore vedere ancora tanta sofferenza a causa di questo maledetto virus. Dopo questa giornata sono sollevato e sono felice che si sia fatta sintesi tra i legittimi punti di vista e le ragioni di tutti. La Lega Pro è formata da 60 realtà molto diverse tra loro, che oggi hanno dimostrato di avere un orizzonte comune e di essere mosse tutte da una autentica passione”.
STOP ALLA SERIE C: CAOS PER LA 4^ PROMOSSA
Ma oltre allo stop per la Serie C quali sono le decisioni prese all’interno dell’Assemblea ieri? Come riferito dallo stesso Presidente della Lega Pro Ghirelli ieri sera in una nota ufficiale, ecco che i 60 club della Serie C sono stati concordi nel ufficializzare la promozione delle tre capolista e dunque Monza, Vicenza e Reggina che voleranno in Serie B: altresì è stato deciso il blocco delle retrocessioni e dei ripescaggi dalla Serie D. Va aggiunto però che è sorto caos e confusione nel momento in cui si è dovuto decidere delle norme per la promozione della 4^ squadra per la Cadetteria. Scartata l’ipotesi del sorteggio, la discussione in seno all’Assemblea si è concertata su due opzioni ovvero il merito sportivo e la disputa dei soli play off (ovviamente in condizioni di sicurezza) tra le squadre aventi diritto. In tal senso la votazione non ha dato esito unanime e non possiamo escludere che in futuro sorgano controversie legali: in 23 hanno votato per il merito sportivo (media punti/partita, già prevista nel regolamento per i play off), 3 sono stati contrari, 17 astenuti e in 16 sono stati per i play off. Su tal punto Ghirelli intervistato da TuttoC.com ha commentato: “Sui playoff la votazione è stata più combattuta ma ha prevalso un notevole senso di ascolto. Io stesso, in chiusura, ho fatto notare come serva riflettere sull’alto numero degli astenuti e di chi abbia votato per giocare i playoff”. Ora il prossimo passo sarà sul Consiglio Federale, per cui Ghirelli però si è detto ottimista: “Credo che potremo andarci con grande tranquillità, la disponibilità a capire il da farsi e le proposte altrui. Cercando di trovare una soluzione condivisa”.