Negli ultimi anni, il concetto di lavoro da remoto o smart working si è affermato come un approccio innovativo alla gestione lavorativa, reso particolarmente evidente dall’esperienza della pandemia di Covid-19. Tuttavia, è sorprendente osservare come diverse grandi aziende abbiano recentemente deciso di riportare i propri dipendenti in ufficio. Sebbene le comunicazioni relative a queste scelte siano state formulate in modo diverso, l’impressione generale è che spesso siano percepite come poco attente al benessere dei lavoratori, alle loro esigenze e in contrasto con l’evoluzione naturale del mondo del lavoro moderno.



Trovare un equilibrio tra la presenza fisica in ufficio e la necessità di flessibilità rappresenta certamente una sfida complessa per qualsiasi organizzazione. Non esiste una soluzione universale e non è questo l’obiettivo di questo articolo. Ogni approccio offre vantaggi innegabili e le soluzioni variano a seconda del contesto specifico. Tuttavia, un elemento chiave spesso trascurato, che neuroscienze e scienze sociali sottolineano, è il modo in cui vengono presentati i cambiamenti organizzativi. Vale la pena riflettere su come la comunicazione di queste trasformazioni possa influenzare il coinvolgimento dei dipendenti, ponendo particolare attenzione al ruolo fondamentale che la cultura aziendale svolge in questo processo.



Il ruolo della cultura aziendale

La cultura aziendale è un pilastro essenziale per il successo e la coesione di un’organizzazione, ma troppo spesso viene ridotta a una semplice giustificazione degli interessi aziendali. È responsabilità dell’azienda evitare che ciò accada, poiché la cultura rappresenta l’anima stessa di un’organizzazione e definisce le relazioni tra i collaboratori, basate su valori condivisi e co-creati. Il compito della cultura aziendale non si limita a spiegare il “perché” delle scelte fatte, ma deve anche rappresentare il “come” vengono valorizzate le relazioni interne, offrendo un punto di riferimento solido per tutti.



Riconoscere le difficoltà e i benefici reali

Molti lavoratori hanno modificato abitudini e stili di vita con l’introduzione del lavoro flessibile, e tali cambiamenti non possono essere liquidati come semplici comodità acquisite. Spesso queste trasformazioni sono difficili da invertire, specialmente in tempi brevi. Un approccio sensibile potrebbe essere quello di riconoscere concretamente le sfide che i dipendenti affrontano e di valutare modalità per aiutarli a superarle.

Non si tratta di convincere o persuadere, e sicuramente non di imporre, ma di co-progettare soluzioni che tengano conto degli interessi reciproci. Da un punto di vista comunicativo, spesso si assiste a una narrazione polarizzata: da un lato la cultura e le necessità aziendali, dall’altro il benessere personale e il tempo dedicato alla famiglia. Invece, bisognerebbe parlare di obiettivi comuni, di un processo collaborativo che valorizzi le diverse esigenze individuali integrandole nelle scelte aziendali. Un ulteriore passo utile sarebbe introdurre elementi che possano superare la percezione di conflittualità, come la connessione alla comunità organizzativa, fondamentale per molte persone, e l’innovazione che nasce dal confronto costante, un processo che offre benefici sia psicologici sia professionali, rafforzando il senso di appartenenza.

Co-progettazione per un futuro sostenibile

I cambiamenti organizzativi dovrebbero diventare un’occasione per unire l’azienda e i suoi collaboratori, riconoscendo sia gli errori che possono emergere, sia i benefici derivanti dalle nuove strategie. Parte integrante di questo percorso è la consapevolezza che si tratta di un processo continuo, che richiede tempo e adattamenti costanti.

Guardando al futuro, è chiaro che le aziende dovranno trovare un equilibrio tra la presenza fisica in ufficio e il lavoro flessibile. Affinché questo equilibrio sia efficace e sostenibile, la cultura aziendale deve fungere da punto di riferimento solido, capace di evolversi ma sempre ancorata a valori forti. Mentre le aziende navigano nel complesso panorama dello smart working, diventa cruciale comprendere come la cultura aziendale influenzi profondamente le relazioni all’interno dell’organizzazione. Solo attraverso una comunicazione mirata e strategie ben pianificate sarà possibile creare un ambiente di lavoro capace di adattarsi alle nuove sfide, rafforzando al contempo la cultura aziendale e costruendo un futuro lavorativo più gratificante per tutti.

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