Con l’annuncio di ieri da parte di Gazprom dello stop alle forniture di gas a Polonia e Bulgaria, l’Europa è entrata definitivamente in emergenza. Infatti ciò che sta accadendo a questi due paesi dell’Unione Europea è esattamente ciò che Putin minaccia di fare a tutti i paesi occidentali che decidano di non pagare in rubli, così come ha richiesto.
Stop del gas dalla Russia: la chiusura violerebbe gli accordi di Yamal
L’azienda che si occupa di distribuire il gas in Polonia, PGNiG aveva infatti dichiarato che, in caso di stop del gas da parte della Russia, avrebbe fatto ricorso poiché questa avrebbe violato il contratto di Yamal, un accordo che lega i due paesi per la compravendita di gas.
Secondo alcuni analisti la scelta della Russia sarebbe strumentale al fatto che, con la forza questa tenta di ammorbidire la posizione di Bruxelles. Il risultato però è stato un incremento repentino del gas che da 110 balzato 114 euro per megawattora. In 24 ore il gas è aumentato del 24%. Comunque gli stoccaggi della Polonia sono pieni al 76%, e consentono di arrivare al prossimo ottobre, data secondo cui la Polonia aveva programmato di distaccarsi definitivamente dalla Russia.
Stop del gas dalla Russia: Biden potrebbe ammorbidirsi
Tuttavia l’embargo del petrolio, tanto annunciato da molti paesi europei, per Biden potrebbe essere una zavorra sui piedi in quanto l’incremento delle quotazioni, potrebbe indispettire qualcuno all’interno dei democratici. Creare risentimenti potrebbe essere un problema per Biden che nel prossimo autunno affronterà le elezioni di medio termine dove, in caso non dovesse essere riconfermato, si tornerebbe alle lezioni per un change alla Casa Bianca. Attualmente in Europa sia Francia che Italia, sarebbero i paesi più colpiti dal momento che importano dalla Russia la gran parte della fornitura di gas e, effettivamente il 55% la Francia il 40% l’Italia.
Il resto dell’Europa invece ha alzato le antenne: Francia e Portogallo ad esempio hanno chiesto alla commissione europea di fissare un tetto al prezzo del gas che sta per aumentare da €40 per megawattora a €50. L’Italia quindi potrebbe seguire a ruota, generando così un pressing sull’Unione Europea non da poco, dal momento che lo stivale è quello che riesce a stoccare la maggior quantità di gas destinata anche agli altri dell’Unione.