Presto l’Italia dirà addio al Green Pass. Dopo l’introduzione nell’agosto del 2021, per incentivare le vaccinazioni, la certificazione verrà abolita nella maggior parte degli esercizi pubblici al chiuso. Se infatti fino a questo momento è stata obbligatoria per ristoranti, bar, treni, aerei, palestre, cinema, teatro e non solo, con la richiesta di tessera rafforzata (e dunque con vaccinazione) per alcune di queste attività, presto la situazione potrà cambiare. Infatti dal primo aprile cadrà l’obbligo di Green Pass obbligatorio.
Dal 31 marzo l’Italia vedrà l’abolizione dello stato d’emergenza. La penisola tornerà dunque in zona bianca, ad eccezione della Sardegna che potrebbe restare al momento in giallo. Si scioglierà anche il Comitato tecnico-scientifico e il ruolo di Figliuolo verrà ridimensionato. Oltre all’eliminazione del Green Pass, assisteremo alla scomparsa della quarantena e al cambio di regole per quanto riguarda le mascherine. Ovviamente il Governo raccomanda prudenza: anche con l’addio a determinate misure, bisognerà adottare comportamenti responsabili per evitare la diffusione massiccia del virus. Ma da quando cambieranno le regole sul Green Pass?
Green Pass, addio da quando?
Il Governo si confronterà sulla road map post stato d’emergenza il prossimo 16 marzo, quando verrà varato un nuovo decreto. Verranno dunque ufficializzate le date sull’addio alle varie misure. Vediamo cosa dicono le indiscrezioni. Il Green Pass rafforzato non sarà più obbligatorio dal primo aprile in luoghi come aerei, treni e navi. Per prendere questi mezzi non sarà dunque più necessario avere il vaccino, ma si discute sul chiedere o meno un tampone negativo. Per altri luoghi, comunque, non occorrerà neppure un test negativo: parliamo di bar, ristoranti, piscine e palestre. Allo stesso modo non servirà neppure avere il certificato per hotel, sport all’aperto, musei e mostre, negozi e attività commerciali, uffici pubblici e spettacoli e feste.
Verrà poi abolita la quarantena precauzionale se si è stati a contatto con una persona contagiata. Resta l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici diversi da abitazione privata, ma basterà quella chirurgica. Stop, dunque, alle FFP2 obbligatorie. Il 15 giugno dovrebbe invece cadere l’obbligo vaccinale per medici, infermieri, operatori delle Rsa, insegnanti e personale della scuola, personale di polizia, soccorso pubblico e così via. Fine dell’obbligo anche per le persone che hanno più di cinquant’anni.