Rischio stop vaccinazioni nel Lazio? Presto per sbilanciarsi, ma il rischio è concreto. L’ha dichiarato ai microfoni di Rai Radio 1, nel corso della trasmissione “Un giorno da pecora”, l’assessore alla Sanità della Regione, Alessio D’Amato: “Con AstraZeneca siamo agli sgoccioli. Ne facciamo circa 9mila dosi al giorno e ne abbiamo ancora circa questo numero. Gli altri vaccini li abbiamo in quantità coerente con le prenotazioni prese”.
Tuttavia, il generale Figliuolo ha rassicurato sul fatto che queste dosi arriveranno a breve, tra oggi e domani: “Per me la parola di alpino è sacra – ha proseguito D’Amato –, anche se poi queste dosi bisogna vederle. Già non sarà domani, ma ci hanno detto sabato, e questo mi preoccupa un po’. Ovviamente questo non dipende da Figliuolo, ma dalle case farmaceutiche”. Se le dosi arrivassero solo sabato, domani verrebbe sospesa la somministrazione di AstraZeneca? “Abbiamo delle difficoltà, non vorremmo sospenderle ma tema saremo costretti. In queste ora stiamo facendo una verifica punto per punto”.
STOP VACCINAZIONI ASTRAZENECA NEL LAZIO? INTANTO D’AMATO ANNUNCIA: “ENTRO METÀ APRILE TUTTI GLI OVER 80 VACCINATI”
Sempre ai microfoni di Rai Radio 1, D’Amato ha poi lasciato da parte il rischio di stop alle vaccinazioni con AstraZeneca nel Lazio per concentrarsi sui dati e sui numeri: “L’80% degli over 80 ha ricevuto la prima dose – ha asserito –. A metà aprile pensiamo di poter vaccinare, anche con la seconda dose, tutti gli over 80″. Eppure, anche in questo caso, per raggiungere tale obiettivo servono i rinforzi promessi da AstraZeneca: “Siamo in attesa di queste preziose 122mila dosi di AstraZeneca che dovevano arrivare e che non sono arrivate – ha affermato –… Queste dosi fanno il giro delle Fiandre: vengono imbottigliate in tutta Europa e qui vicino a noi, ad Anagni, però, invece che arrivare subito nel nostro Paese, vanno prima ad Anversa. Tutto questo circolo dura almeno cinque giorni”. E ancora: “Lunedì erano qui, quindi ce le potevano anche dare, a noi e al resto del Paese. Mi sembra ci sia troppa burocrazia intorno a questa cosa”.