Il vaccino Pfizer a Hong Kong e Macao ha subìto in queste ore uno stop improvviso per quanto concerne le somministrazioni alla popolazione. Una notizia del tutto simile a quella che vi avevamo raccontato nei giorni scorsi circa il divieto di Aifa (poi revocato dietro via libera dell’Ema) nei confronti del siero prodotto da AstraZeneca. A effettuare l’annuncio della sospensione temporanea della campagna vaccinale con Pfizer è stato il governo di Hong Kong, attraverso una nota stampa divenuta rapidamente virale e nella quale si legge che “per motivi precauzionali, l’attuale vaccinazione deve essere sospesa durante la fase delle indagini”.



Indagini scattate a seguito di una segnalazione ricevuta da parte di Fosun, società farmaceutica cinese e incaricata di procedere alla distribuzione del vaccino nel Paese del Dragone. Pur escludendo a parole eventuali rischi per la salute della popolazione, Hong Kong e Macao hanno comunicato le ragioni alla base di questo divieto momentaneo, che sono da ricercarsi nell’imballaggio difettoso delle fiale del lotto 210102 del vaccino Pfizer/BioNTech.



VACCINO PFIZER SOSPESO A HONG KONG E MACAO: PROBLEMI PER LA SALUTE?

Come accennavamo, il repentino stop connesso all’inoculazione del vaccino Pfizer tra la popolazione di Hong Kong e di Macao ha immediatamente fatto scattare un campanello d’allarme a livello internazionale, visto e considerato il precedente AstraZeneca, risoltosi sì nel migliore dei modi, ma con una sequela di incertezze e di paure disseminate in tutto il pianeta che, ad oggi, non possono dirsi del tutto risolte, come dimostrano i dati relativi alle rinunce da parte di alcuni cittadini nei confronti del siero prodotto dalla casa farmaceutica anglo-svedese. Tornando a Pfizer, Sophia Chan, capo della salute di Hong Kong, ha asserito che “l’azienda farmaceutica ha detto di non avere motivo di credere che questo lotto di vaccini presenti rischi legati alla sicurezza. In ogni caso, i vaccini che abbiamo riscontrato avere difetti della fiala, prima dell’iniezione, sono stati bloccati. Non sono stati utilizzati sui residenti”. Da quado la pandemia di Coronavirus è deflagrata in tutto il mondo, a Hong Kong sono stati “appena” 11mila i casi di positività riscontrati e “solamente” 200 i morti. Numeri ben diversi da quelli registrati in Europa (e non solo…)

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