Alex Schwazer e lo sfogo sulla squalifica per doping al Grande Fratello
Alex Schwazer torna a parlare del caso di doping che lo ha visto protagonista per due volte e, nel corso di una chiacchierata con Alfonso Signorini in diretta al Grande Fratello, si focalizza sulla seconda squalifica, a suo dire ingiusta.
“Il doping e la scoperta del mio doping è stato ciò che mi ha fatto finalmente fermare. – ha raccontato l’atleta in diretta su Canale 5 – Dopo per tanti mesi non ho fatto sport, non l’ho seguito e non mi sono interessato, fino a quando è arrivato il momento in cui sentivo che fare fatica fisicamente mi mancava.” E ancora: “Io a Rio ci volevo essere, perché ero innocente e sono interesse. C’erano interessi a non farmi più tornare in gara e a screditarmi. Io non so se è stato un complotto, so che queste urine sono state falsificate, non so se volutamente o no. Mi sono ritrovato a dovermi difendere da una cosa che non ho fatto.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Storia Alex Schwazer: dal debutto all’oro olimpico
Quella di Alex Schwazer è una storia intensa e ricca di tappe importanti che hanno segnato non solo la sua vita sportiva, ma anche quella privata. Marciatore alto-atesino, ha iniziato a praticare l’atletica leggera a 15 anni, gareggiando nel mezzofondo, e passando alla marcia solo nella categoria allievi. Le prime vittorie arrivano nel 2005 quando vince i Campionati italiani nella gara dei 50 km. Ai Mondiali di Osaka dello stesso anno, ma è il 2008 l’anno che segna la sua consacrazione come campione. Alle Olimpiadi di Pechino, infatti, vince la medaglia d’oro nella 50 km, stabilendo anche il nuovo record olimpico della specialità in 3h37’09”.
Un successo strepitoso per Alex che, dopo quella vittoria, esattamente quattro anni dopo, vive il periodo più brutto della sua carriera sportiva. Nel 2012, alla vigilia dell’appuntamento a Cinque Cerchi di Londra, ammette di aver fatto uso di sostanze dopanti. Nel 2016, nei campioni di urine di Schwazer erano stati rinvenuti metaboliti di testosterone, considerati dopanti. La difesa del campione ha sempre sostenuto che quei campioni fossero stati manipolati, ma l’Agenzia Mondiale Antidoping ha confermato che il campione di urina non è mai stato oggetto di manipolazione.
Alex Schwazer: perché si è dopato e quando finisce la squalifica
Alex Schwazer, a causa del doping, è stato squalificato per otto anni. Una squalifica che durerà fino al 2024 e, a meno che non ottenga uno sconto di pena, gli impedirà di partecipare alle prossime Olimpiadi, ma perché Alex è caduto nel tunnerl del doping? A svelarlo è stato lui stesso nell’autobiografia “Dopo il traguardo”.
“Quando ho deciso di doparmi, nel 2012, avrei firmato per arrivare quinto alle Olimpiadi da dopato anziché vincerle da pulito come quattro anni prima. La verità è che nella mia testa ero convinto che tutti gli avversari più forti si dopassero e che io ero stato preso per il culo. Ormai pensavo solo a doparmi, in gara mi concentravo su cosa facevano gli altri invece di pensare a me”, ha raccontato nel libro.