Nella storia del Consorzio Clemendo sono racchiusi alcuni degli snodi più importanti del fare impresa in Italia: il sud, l’innovazione, la rete, l’internazionalizzazione… Snodi che affrontati uno per uno, hanno dato vita a una realtà capace di crescere in un contesto difficile, e di affermarsi all’estero.
Tutto nasce in Calabria, nella piana di Sibari, in una terra ricca di coltivazioni di agrumi e di antiche tradizioni. E’ qui che alcuni imprenditori cominciano a costruire un’idea affascinante: unire più aziende per ottenere volumi di prodotto adeguati ad affrontare il mercato estero e la grande distribuzione organizzata.
Ma anche in queste terre non è facile mettere insieme sotto un unico progetto diversi imprenditori. L’individualismo, le diffidenze, le titubanze, sembrano porre una pesante incognita.
Compagnia delle Opere ha dato un importante aiuto in questa fase. Ha costruito, sostenuto, e incoraggiato le relazioni tra gli imprenditori, sino alla creazione di un vero e proprio Consorzio che oggi ha sede a Corigliano Calabro. Non è stato facile, e di tempo ne è servito parecchio: “I primi quattro anni sono serviti a conoscersi meglio, imparare a dialogare, e scambiare informazioni” spiegano oggi. Poi si è arrivati alla definizione di regole comune in modo da facilitare la collaborazione e valorizzare la qualità del lavoro. L’obiettivo è quello di andare insieme sui mercati esteri, mentre sul territorio ognuno è libero di muoversi come meglio crede.
Così, grazie all’unione in rete di 10 operatori, nel 2001 nasce il Consorzio Clemendo che ben presto arriva a produrre oltre 500mila quintali di clementine.
Non solo: in fase di acquisto grazie alla loro “massa di consumo” riescono a comprare a prezzi molto competitivi beni e prodotti di largo consumo (come ad esempio le cassette di legno per la frutta) e apparecchiature per il condizionamento degli agrumi, e in questo modo abbassare nettamente il costo finale della loro produzione.
Forti di questi vantaggi, negli anni passati hanno sottratto quote di mercato al leader storico nella coltivazione degli agrumi, la Spagna protagonista di una leadership basata su volumi di prodotto 5 volte superiori a quelli dell’Italia. In un momento di difficoltà della produzione spagnola, i soci del Consorzio Clemendo hanno saputo fare squadra e approfittare dell’occasione per ritagliarsi una più ampia fetta di mercato.
Il consorzio non gestisco solo i prodotti dei soci, ma anche quelli acquistati sul mercato. In questo caso però evitano di approfittare della loro forza in fase di trattativa: anzi, acquistare a un prezzo giusto significa valorizzare il lavoro dei fornitori, e garantire loro una disponibilità economica per continuare a realizzare un prodotto di qualità.
Ottenuti brillanti risultati in Europa, soprattutto verso il Nord e l’Est del Continente, le nuove frontiere sono gli Stati Uniti e il Canada.
I soci del Consorzio si preparano a questa missione facendo leva anche sull’innovazione per quanto riguarda la catena del freddo: studiano e realizzano un nuovo container refrigerante che permette ai loro agrumi di conservarsi meglio e più a lungo.
Anche in questo caso la possibilità di mettere in campo investimenti di peso arriva dalla capacità di realizzare un sforzo comune, ottenendo così un vantaggio competitivo che nessuno di loro avrebbe potuto realizzare da solo. Addirittura ogni impresa mette a disposizione un quantitativo di prodotto per testare il container riducendo così il rischio di perdere una fetta consistente della produzione annuale.
Oggi i dieci soci sono più che soddisfatti. Le loro imprese sono cresciute; i rapporti tra di loro si sono cementati e sono pronti a nuove sfide. Ad esempio quella della collaborazione con la GDO europea, un soggetto difficile, che richiede grandi quantità e un percorso di alta qualità. Occorre controllare e monitorare continuamente i costi. Continuare a innovare. Occorrono investimenti e grandi orizzonti. Insieme si può.
(Davide Bartesaghi)