Storia di una ladra di libri è una storia vera? Il film ispirato all’opera di Markus Zusak

Storia di una ladra di libri, film drammatico prodotto nel 2013 da Ken Blancato, è una trasposizione cinematografica di Brian Percival ispirata al romanzo omonimo di Markus Zusak. Sia l’opera letteraria che quella cinematografica hanno riscosso un grande successo dal punto di vista internazionale, come dimostrato dalle 230 settimane in cima alla lista dei best-sellers.



Il film Storia di una ladra di libri, oltre alla magistrale direzione di Brian Percival, vanta le collaborazioni di attori di grande spessore, come Geoffrey Rush, Emily Watson, Sophie Nélisse e Kirsten Block. Il successo della pellicola è strettamente legato alla fama dell’opera letteraria, unita alla magistrale rappresentazione del periodo storico incentrato sul nazismo. Oltre alla bellezza della sceneggiatura, non molti sono a conoscenza di alcuni aneddoti e curiosità particolari che riguardano sia le riprese che la realizzazione di entrambe le opere.



Storia di una ladra di libri: gli eventi realmente accaduti alla base della trama

Il film Storia di una ladra di libri è stato più volte al centro dell’interesse in merito al racconto al centro della trama. Gli eventi, narrati in terza persona dalla Morte, sono infatti contestualizzati ai tempi della Seconda Guerra Mondiale e precisamente tra Germania e Austria. Ciò ha spinto gli appassionati a teorizzare che gli eventi narrati, sia dal libro che dalla pellicola, fossero realmente accaduti. Sulla questione, è intervenuto più volte lo stesso autore dell’opera, Mark Zusak, spiegando le reali fonti d’ispirazione.



Storia di una ladra di libri sarebbe dunque ispirato ad eventi reale, ma semplicemente basati sul racconto e sensazioni dei genitori dell’autore, Mark Zusak. La madre e il padre dello scrittore vivevano per l’appunto in Germania ai tempi del secondo conflitto mondiale e, sfruttando le loro impressioni, Mark ha realizzato il capolavoro conosciuto oggi. In particolare, Mark Zusak avrebbe colto un particolare evento raccontato dalla madre che sarebbe alla genesi della stesura. La scena in questione sarebbe la vista, in tenera età, di un gruppo di ebrei in deportazione: un bambino tentò di aiutare un anziano signore offrendo un pezzo di pane. Tanto bastò per scatenare la rabbia della guardia tedesca che si scagliò contro entrambi.

Da Emily Watson a Geoffrey Rush: aneddoti sul cast del film

Il film Storia di una ladra di libri, oltre alle indiscrezioni sugli eventi reali alla base della trama, presenta alcune curiosità che riguardano sia il cast che il successo ottenuto. Su quest’ultimo punto, la pellicola ha ottenuto circa 80 milioni di euro al botteghino a fronte di soli 19 milioni di dollari come budget di partenza. Esito eccezionale che anni prima era valso anche per l’opera letteraria omonima, per 8 anni in classifica come best-seller.

Per quanto riguarda il cast, un aneddoto particolare riguarda Emily Watson che decise di vestire i panni del suo personaggio anche lontano dal set. La situazione, secondo i racconti, degenerò quando la donna si ritrovò all’aeroporto Sophie Nelisse; la donna infatti, prima di essere attrice, è una rinomata sportiva. Prima di accettare l’impegno per il film, pare infatti che fosse indecisa in vista dei suoi allenamenti per le Olimpiadi di Rio. Non meno curiosa la presunta riluttanza di Geoffrey Rush nell’accettare il suo ruolo. Pare infatti che non vedesse di buon occhio la possibilità di collaborare con un’attrice così giovane. Posizione che poi decise di ritrattare, stabilendo anche una certa sintonia con l’artista.