È Barbara Frale, storica del Medioevo, a fare chiarezza sulle differenze ‘abissali’ tra la fiction Leonardo attualmente in onda su Rai1 e la biografia autentica del genio da Vinci, che – pur presentando qualche lato oscuro – è certamente più attendibile rispetto alla storia proposta dagli sceneggiatori della serie tv. Nella sua esclusiva pubblicata oggi su Vanity Fair, la Frale mette insieme i pareri di alcuni studiosi autorevoli del personaggio dell’artista, dal critico d’arte Vittorio Sgarbi al sindaco del comune di Vinci Giuseppe Torchia, che si sono detti grandemente delusi per la rappresentazione che è stata fatta del grande genio toscano. Per prima cosa, sottolinea Sgarbi, Leonardo non era un insicuro. Per non parlare delle critiche mosse da Alessandro Vezzosi, Direttore del Museo Ideale Leonardo da Vinci, che mette in luce le differenze tra la sua vera vita personale e quella romanzata all’interno della fiction, in cui si arriva a parlare addirittura di un omicidio che il Da Vinci avrebbe commesso e che avrebbe stroncato prematuramente la sua carriera (inutile dire che Leonardo non era un assassino). Anche il sindaco Torchio si è detto dispiaciuto per via della mancata presenza di un elemento importante che ne ha caratterizzato l’esistenza, ovvero il legame profondo di Leonardo con il suo paese d’origine. (agg. di Rossella Pastore)



LA STORIA VERA DI LEONARDO Da Vinci

Chi era davvero Leonardo Da Vinci? Il personaggio che il pubblico sta conoscendo con la fiction di Raiuno o uno studioso che trascorreva gran parte delle sue giornate a leggere e a studiare? A fornire un quadro di chi era il vero Leonardo è il portale Business Insider Italia secondo cui Leonardo era uno studioso che trascorreva gran parte delle sue giornate alla lettura dei libri con il desiderio di conoscere tutto. Leonardo, inoltre, era anche un grande intrattenitore e un improvvisatore di brani musicali. Inoltre, anche l’immagine di Leonardo data dalla fiction sarebbe diversa da quella reale. Nella fiction, il genio Leonardo appare come un garzone dai modi grossolani. Nella realtà, invece, pare che fosse un uomo adulto e raffinato.



LE DIFFERENZE TRA I FATTI STORICI DELLA FICTION E QUELLI REALI

Anche i fatti storici rappresentati nella fiction non corrisponderebbero a quelli reali. Tra i fatti storici inventati ci sarebbe il litigio tra Leonardo e il padre durante il quale l’artista viene accusato dal genitore di essere un fallito. Inventato sarebbe anche la reazione di Amerigo Benci, il padre di Ginevra de Benci, che rifiuta di pagare il ritratto della figlia. Probabilmente, all’epoca, Amerigo Benci era giò morto. Anche alcune espressioni sarebbero state forzate come quella teso come una corda di violino dal momento che, all’epoca, come strumento musicale, veniva utilizzata la lira. La vita di Leonardo, dunque, sarebbe stata molto più dedita allo studio rispetto a quella che viene descritta nella fiction.

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