Ci hanno abboccato in 800mila e questo la dice lunga sulla “cultura” dei nostri tempi: basta un buontempone che lancia l’assalto su Facebook alla leggendaria Area 51 in Nevada che una mandria di “pecoroni” via social non fa altro che ribadire il ossessivamente che per davvero la madre degli imbecilli è in gravidanza permanente. «Andiamo a vedere gli alieni», e 800mila “corridori” si sono detti subito pronti all’assalto: chi per scherzo ma chi anche seriamente, pensando di partecipare all’evento del secolo. Ecco, tutto bene ciò che finisce bene visto che lo Storm Area 51 non avrà nessun assalto e nessuna “apertura”: o quasi, visto che gli agenti federali sono dovuti intervenire per ricordare a tutti che l’area è militare ed è chiusa al pubblico, tradotto “vi sparano” se qualcuno si avvicina. Gaber, in maniera provocatoria un tempo diceva in un monologo che «non c’è popolo più stupido degli americani» anche per sottolineare come l’uomo moderno (riassunto nel concetto di “americano”) potesse perdere tutta la propria cultura davanti alla pop-avanzata della modernità più banale e illusoria. Qui si è andato ben oltre, credendo di poter andare a vedere gli alieni dopo un post su Facebook: tra l’altro, senza saperlo sicuramente, si sono persi sì due alieni quest’oggi ma non nell’Area 51 in Nevada, bensì su un campo da tennis nella periferia di Londra, in quel di Wimbledon. Uno parla uno strano accento serbo, l’altro più alpino, più elvetico, quasi tedesco: ecco sì, quelli sono due veri alieni, alla faccia degli 800mila runners americani. (agg. di Niccolò Magnani)
L’AUTORE RITRATTA: “UNO SCHERZO”…
Cosa c’è di vero dietro la celebre Area 51? E’ proprio quello che vogliono sapere circa 600mila persone mosse da un unico obiettivo, ovvero invadere la misteriosa base militare statunitense che, secondo alcune delle più diffuse teorie, fino ad oggi avrebbe nascosto le tracce del passaggio degli alieni sulla Terra. Jackson Barnes, un australiano nonché creatore del gruppo Facebook “Storm Area 51”, ha dato appuntamento al prossimo 20 settembre proprio davanti alla base nel deserto del Nevada per tentare l’invasione storica. Tutto, quindi, sarebbe stato pianificato in vista dell’assalto al quale in 600mila hanno giurato di prender parte, si spera non solo simbolicamente. Sulla suddetta pagina circolano anche i “piani di attacchi”. L’obiettivo è correre più veloce di Naruto per evitare i possibili proiettili. Come rammenta La Stampa, si tratta chiaramente di uno scherzo, come ribadito nella stessa pagina. Lo stesso autore dell’attacco, dunque, ha negato ogni sua responsabilità semmai qualcuno dovesse realmente procedere. Il mito attorno alla misteriosa Area 51 però, resta, soprattutto da quando, il 14 luglio 2003, il governo Usa ne confermò l’esistenza nel Nevada. Come sappiamo l’intero perimetro gode tuttavia di una sicurezza da parte di guardie private e sorveglianza, rafforzata da sensori di movimento sepolti nel terreno. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
TUTTO PRONTO AD ASSALTO ALL’AREA 51
Il gruppo Facebook “Storm Area 51”, sta preparando l’invasione della famosa Area 51, la segretissima base che si trova negli Stati Uniti, precisamente nel deserto del Nevada, e che per anni è stata oggetto di congetture mai realmente provate sulla presenza di alieni al suo interno e di esperimenti con gli extraterrestri. Evidentemente i 600mila iscritti al gruppo vogliono cercare di carpire i segreti presenti all’interno della base, e se le dicerie sono reali o meno, spinti dall’inventore dello stesso, l’australiano Jackson Barnes. Questi ha dato appuntamento a tutti al 20 settembre prossimo di fronte all’Area 51, fornendo anche indicazioni precise sul metodo di invasione: bisognerà introdursi in massa nella zona militare correndo alla Naruto, il noto manga giapponese che nelle sue corse porta le braccia indietro per prendere più velocità. Curioso questo secondo dettaglio, fatto sta che secondo lo stesso Barnes “Non potranno fermarci tutti”.
STORM AREA 51: GRUPPO FACEBOOK PREPARA L’INVASIONE
Dopo un iniziale fervore, come fa notare TgCom24.it, l’organizzatore del grande evento sembrerebbe però aver tirato i remi in barca, spiegando: “Buongiorno governo degli Stati Uniti – ha voluto precisare sui social Barnes – questo è uno scherzo e non intendo portare avanti il piano. Ho solo pensato che sarebbe stato divertente e che avrei ricevuto molti like. Non sono io il responsabile se poi le persone decideranno di occupare effettivamente l’Area 51”. Forse lo stesso Barnes ha ricevuto qualche minaccia di azione legale da parte del governo degli Stati Uniti, o forse qualcuno lo ha messo in guardia sul rischio di organizzare un evento di questo tipo. A questo punto resta solo da capire se il prossimo 20 settembre si presenterà qualcuno in Nevada per provare ad invadere l’area segreta, o meno. L’Area 51 è stata realizzata nel ’55, e i primi misteri sono iniziati negli anni ’80, quando è circolata l’indiscrezione secondo cui nella stessa area era stato progettato il famoso Ufo schiantatosi a Roswell alla fine degli anni ’40, nonostante questo evento si fosse appunto verificato molto prima della creazione della stessa base.