Donald Trump è stato condannato per aver falsificato alcuni documenti in relazione alla vicenda del pagamento alla pornostar Stormy Daniels: a stabilirlo è stata una giuria di Manhattan dopo due giorni di camera di consiglio. Secondo i giudici, Trump è colpevole per tutti i 34 capi di imputazione: avrebbe infatti falsificato i documenti contabili al fine di occultare i 130mila dollari pagati alla pornostar Stormy Daniels. I soldi erano stati pagati alla Daniels per evitare che questa rivelasse, nella campagna elettorale del 2016, di una notte di sesso avuta dieci anni prima con lui.
Dopo la condanna di Trump, questo diventa il primo ex presidente americano condannato in un processo penale e allo stesso tempo anche il primo candidato alle elezioni Usa come pregiudicato: nonostante questo, può comunque continuare la sua campagna nella speranza di essere eletto. La condanna verrà stabilita in un’udienza l’11 luglio: potrà variare da una multa fino a un massimo di 4 anni di carcere.
Donald Trump: “Processo farsa, una vergogna”
I soldi dati a Stormy Daniels per comprare il suo silenzio, furono pagati dall’ex avvocato tuttofare di Donald Trump, Michael Cohen: vennero poi rimborsati al legale come spese legali fittizie, violando inoltre anche la legge sui finanziamenti elettorali e l’integrità del voto. La relazione sessuale tra la pornostar e Donald Trump avvenne dieci anni prima delle elezioni, nel 2006, e fu confermata in aula proprio dall’attrice: per comprare il suo silenzio, l’allora candidato alla presidenza Usa la pagò, nascondendo poi le tracce di tale pagamento da 130mila euro.
Donald Trump era presente in aula al momento della lettura del verdetto ma non ha proferito parola fino a quando non è uscito fuori dal tribunale: “È stato un processo farsa, è una vergogna. Sono un uomo innocente” ha affermato una volta uscito. Il tycoon ha poi promesso che “continuerà a combattere” e che il “vero verdetto sarà il 5 novembre”, giorno in cui gli americani verranno chiamati alle urne per decidere del futuro del Paese. Trump ha poi concluso: “Ciò è stato fatto dall’amministrazione Biden per ferire un avversario, un avversario politico”.