Storie Italiane torna a trattare il drammatico caso della strage di Altavilla Milicia, il pluriomicidio forse commesso da Giovanni Barreca ai danni della moglie e dei suoi due figli.
Ieri lungo colloquio fra il muratore e il suo legale, oggi collegato in diretta con il programma di Rai Uno: “Colloquio durato un’ora e mezza, Barreca ha continuato la sua narrazione delirante, fa dei passi avanti poi torna in dietro, lui dice di non avere sensi di colpa perchè ritiene di avere fatto la cosa giusta in quanto ha operato secondo i voleri di Dio”. E ancora: “Io tento costantemente di entrare all’interno dei suoi flash in cui cerca di mettere insieme per darsi una spiegazione al tutto. Nei prossimi giorni ci saranno altri incontri per cercare di entrare all’interno della vicenda, di capire come realmente si siano svolti i fatti”.
STRAGE ALTAVILLA, L’AVVOCATO: “IL BARRECA VIENE DESCRITTO UN UOMO TRANQUILLO”
L’avvocato del presunto autore della strage di Altavilla ha precisato: “Lui è ancora in isolamento, lui vede il diavolo dappertutto, il demonio per lui è ovunque, poi sente continua grida degli altri detenuti quindi spesso chiama i dipendenti del carcere dicendo che lui potrebbe fare qualcosa con la preghiera per scacciare i pensieri dei carcerati. Questo è l’aspetto che si esteriorizza di questo delirio costante di Giovanni Barreca”.
“Il Barreca appare agli occhi delle altre persone un uomo tranquillo – ha continuato l’avvocato – lui andava a trovare la mamma tutte le domeniche, si intratteneva con lei un’ora e mezza. Il suo credo è stata sempre la sua fissazione, baciava la mamma, l’accarezzava, dimostrava affetto verso sua madre. Girando per Altavilla ho chiesto in giro, mi hanno descritto un grandissimo lavoratore, una persona tranquilla che non aveva una vita mondana”.
STRAGE ALTAVILLA, L’AVVOCATO: “IL SUO DELIRIO…”
E ancora: “Dai contatti con specialisti e psichiatri, circa il suo delirio, non è detto che via sia sempre o meno. Chi ha competenze in materia mi dice che il delirio di tipo mistico riguarda l’area del cervello che non impedisce ad un individuo di espletare le normali attività della vita quotidiana”. Sulla possibilità che Antonella, la moglie di Giovanni Barreca venisse picchiata e stesse pensando ad un trasferimento, l’avvocato ha aggiunto: “La decisione di trasferirsi era una questione più logistica per avvicinarsi alla scuola. Io consiglio a questi testimoni di rivolgersi alla Procura mettendo a disposizione tutti gli elementi che potrebbero essere utili, soprattutto chi vanta un rapporto di buon amicizia con Antonella, mettano a disposizione i propri cellulari per dimostrare appunto i contenuti”.
Eleonora Daniele precisa: “L’indagine giornalista fatta su queste due persone è precisa e accurata, è chiaro che queste due persone non vadano da sole in procura, saranno gli inquirenti nel caso ad andare da loro. Noi stiamo cercando di approfondire per comprendere cosa sia accaduto, sono convinta che queste persone verranno sentite”.