A Storie Italiane si torna a parlare della terribile strage di Altavilla Milicia e in collegamento vi era l’avvocato della coppia Fina Carandente, entrambi indagati per il triplice omicidio della signora Antonella e dei suoi due figli minorenni.
“Si sono sempre dichiarati estranei alla vicenda – le parole dell’avvocato in diretta tv – raccontando una storia diversa da quella del Barreca. Sono ancora co-difensore per quanto riguarda Fina mentre il Carandente lo assisto da solo, non c’è divisione di prospettive e pensieri con il mio collega poi valuteremo se avere singolarmente una posizione a testa, sposiamo la stessa linea difensiva, ribadisco che si chiederà che loro vengano sentiti dai magistrati perchè devono chiarire la loro posizione”.
STRAGE ALTAVILLA, L’AVVOCATO DI FINA CARANDENTE: “QUESTA E’ LA LORO VERSIONE…”
In studio contestano il fatto che la sua linea non porterà da nessuna parte ma il legale ribatte: “Ovviamente il processo lo conosco io quindi ho il mio motivo per portare avanti questa linea. Quello che noi cerchiamo in questa torbida vicenda è ricostruire la verità quindi i ruoli in questi fatti. Poi si stanno seguendo ulteriori indagini come le copie forense e i tabulati telefonici che possono darci un risvolto diverso rispetto a quello attuale”.
Ma dove si trovavano i due assistiti durante la strage di Altavilla: “Loro parlano di un andirivieni… Loro hanno dato una versione diversa rispetto a Barreca, io sposo una linea difensiva in base a quello che mi è stato detto”. Quindi ribadisce: “Bisogna stabilire i ruoli precisi, poi se la corte d’Assise li riterrà responsabili o meno… spero che ci sia una ricostruzione puntuale dei fatti”.
STRAGE ALTAVILLA, L’AVVOCATO DI FINA CARANDENTE: “DOVE SI TROVAVANO?”
Eleonora Daniele insiste: ma durante il triplice omicidio dove si trovavano? “Sicuramente sono stati in quella casa, hanno pregato in quella casa, se ne sono andati da quella casa e tale ricostruzione può essere appurata dai biglietti ferroviari”, ma la Daniele non ci sta: “Sto parlando dei momenti in cui sono state uccise tre persone, due bambini e una donna”, e l’avvocato ha aggiunto: “Loro dicono che quando sono stati commessi i delitti non c’erano, questa è la loro versione che deve essere confrontata. Se una persona che rischia l’ergastolo mi dice che non era presente io gli credo, se poi c’era in quella casa l’ergastolo lo prenderà lui non io”.
Anna Vagli, in studio a Storie Italiane, aggiunge: “Io penso che queste persone siano dei complici, hanno usato la tecnica persuasiva del tutto e del niente, hanno convinto Barreca che tutto ciò che era al di fuori di loro era malevole e da eliminare e quindi questo è quello che è successo. Loro non potevano essere sotto sostanze allucinogeni perchè l’omicidio è stato ampio, si è spalmato su diverse ore, è poco credibile inoltre la questione dell’andirivieni”. L’avvocato però ribatte: “Questa è la nostra difesa, io non posso dire che non gli credo se non rinuncerei al mandato. Storie Italiane ha parlato anche con il fratello di Antonella, spiegando che Barreca sta dicendo un sacco di bugie e che “Mia sorella non avrebbe potuto fare nulla di male”.