I legali della coppia in carcere per la strage di Altavilla, accusati di omicidio e soppressione di cadavere assieme a Giovanni Barreca, sono stati intervistati stamane da Storie Italiane: “Si sono avvalsi entrambi della facoltà di non rispondere, non hanno rilasciato dichiarazioni di alcun tipo”. In merito a quanto accaduto: “Ho incontrato uno dei due solo oggi per la prima volta ma non ho fatto alcuna domanda in ordine a quanto oggetto di indagine, ho voluto intavolare con lei un clima di fiducia così che un domani potremo parlare di quanto accaduto”.
E ancora: “Si dichiarano innocenti, ma sui fatti non riferiamo nulla, dobbiamo fare delle indagini difensive e all’esito delle stesse vedremo”. Un avvocato ha aggiunto: “E’ emersa sui giornali una conoscenza con il signor Barreca, quello che sto riferendo lo apprendo dai giornali. Oggi è stata la prima volta che ho incontrato uno dei due fermati – ha ribadito – fanatici religiosi? No, sono persone profondamente religiose. Mi accomuna la fede, io sono cattolico e loro evangelisti, non conosco la loro realtà quindi volevo capire questa realtà, a quando risale questa conversione, ho voluto intavolare un clima di fiducia per tutti i colloqui successivi”.
STRAGE ALTAVILLA, LA TESTIMONIANZA DI UN’AMICA DI FAMIGLIA
L’inviata di Storie Italiane ha precisato di aver incontrato anche l’avvocato di Barreca, colui che ha ucciso la moglie e due figli: “l’avvocato ci ha detto che è sotto choc, profondamente turbato, si è reso conto di aver visto i bambini morti, privi di vita, ma non si è reso conto di altro e quando ha visto i bimbi senza vita ha deciso di chiamare i carabinieri. Si pensa che i bimbi siano stati uccisi però 36 ore prima la chiamata agli agenti, ed è anche difficile risalire all’ora della morte della moglie”.
Storie Italiane ha intervistato anche un’amica di famiglia: “Giovanni (Barreca ndr) era una brava persona, lo conosco fin da piccolo, mai avuto problemi, era così timido che balbettava, non riusciva a parlare. Poi è cambiato da quando è entrato in questa religione, si è così accanito che ha cambiato carattere, ho saputo che maltrattava mia moglie, me l’ha raccontato mia figlia che era amica di Kevin (uno dei due figli uccisi, di anni 16 ndr), non capisco come abbia fatto a morire visto che aveva la forza di affrontare il padre”. Non andava più a scuola dal 5 febbraio, aveva detto che la madre stava male in quanto posseduta, e che stava morendo. “Ha spiegato anche che la comunità stava aiutando a far uscire il demonio dal corpo”. E ancora: “Mia figlia voleva aiutarlo ma Kevin ha detto che nessun poteva aiutarlo perchè Dio voleva così”.