Padre Paolo Carlin, coordinatore dell’associazione italiana esorcisti, è intervenuto durante la trasmissione Cartabianca per parlare della strage di Altavilla, motivata dall’assassino Giovanni Barreca da una presunta possessione demoniaca. Nella violenta strage, avvenuta l’11 febbraio, hanno perso la vita la moglie di Berraca, Antonella Salamone, e i suoi due figli, Emanuel di 5 anni e Kevin, di 16, con la sola figlia 17enne risparmiata.
Su quanto accaduto ad Altavilla le indagini sono ancora in corso, ma il quadro generale che emerge è quello di un delirio mistico dell’uomo, forse plagiato da una coppia che aveva conosciuto alcuni mesi prima. Senza scendere nei dettagli dell’indagine in corso, però, l’esorcista padre Carlin ci tiene a precisare che se si fosse trattato di una possessione, Barreca avrebbe commesso “tre errori fondamentali. Innanzitutto un errore di intenzione in quanto chi opera l’esorcismo o qualcosa di simile, sono persone non autorizzate”. Il secondo errore esorcistico nella strage di Altavilla sarebbe di forma, perché “si pensa addirittura di malmenare il demonio malmenando la persona”. Infine, il “terzo errore è nel palese risultato avverso, nefasto”, perché l’esorcismo “è un momento di luce, di vittoria sul male, e la persona che torna serena, libera da questa presenza oppressiva”.
L’esorcista analizza la strage di Altavilla
Riguardo alla strage di Altavilla, e più precisamente alle possessioni demoniache, l’esorcista ci tiene anche a precisare che affinché la chiesa autorizzi un esorcismo devono esserci “quattro segni fondamentali. La conoscenza di lingue morte o altre lingue che la persona non può aver mai studiato; la forza straordinaria che va al di là delle possibilità fisiche e muscolari della persona; l’avversione molto forte e viscerale per il sacro e la conoscenza di cose occulte. Sono i segni della possessione, i segni di una concreta realtà preternaturale presente”.
Segni, insomma, che non sembrano essersi riscontrati nelle vittime della strage di Altavilla, anche perché, probabilmente, si sarebbero potute difendere dall’aggressione di Barreca. Il rito esorcistico, poi, spiega ancora padre Carlin “prevede l’acqua benedetta, l’invocazione dei santi, l’invocazione dello Spirito Santo, la preghiera invocativa e poi la preghiera imperativa se necessaria. Al termine la persona torna serena, libera, anche se a volte è un po’ stanca, ma”, e questa è la sostanziale differenza con quanto accaduto ad Altavilla, “non è assolutamente toccata nel rito dell’esorcismo della Chiesa Cattolica”.