La figlia 17enne di Giovanni Barreca e Antonella Salamone, indagata con l’uomo e due presunti “santoni” – Sabrina Fina e Massimo Carandente – nell’inchiesta sulla strage di Altavilla Milicia (Palermo), è l’unica sopravvissuta della famiglia insieme al padre e, poche ore fa, avrebbe parlato dell’omicidio della madre nel corso di un interrogatorio davanti alla procuratrice per i minori Claudia Caramanna.



La ragazza avrebbe descritto alcuni dettagli dell’uccisione della mamma, 42 anni, assassinata dopo giorni di sevizie – consumate nel corso presunti “riti di purificazione dal demonio” – e trovata sepolta nel giardino della villetta dove viveva con i familiari. Antonella Salamone avrebbe subito diverse torture prima di essere uccisa, poi il suo corpo sarebbe stato dato alle fiamme prima del seppellimento. Anche i due figli maschi della coppia, Kevin, 16 anni, ed Emanuel, 5, sarebbero stati vittime della stessa brutalità: torturati e infine assassinati verosimilmente tra  l’8 e il 10 febbraio scorsi. Il maggiore dei due, stando al racconto della sorella, avrebbe concorso al delitto della madre insieme a lei e, ritenuto anch’egli “posseduto” da forze demoniache, sarebbe stato a sua volta ucciso al culmine di indicibili sofferenze. Da carnefice a vittima, anche lui “condannato a morte” come il fratellino.



Strage Altavilla Milicia, il racconto della figlia sul massacro della madre Antonella Salamone

Io e Kevin abbiamo ucciso mamma“. Con queste parole, la figlia minorenne di Antonella Salamone avrebbe descritto l’omicidio della 42enne morta lo scorso febbraio nella strage di Altavilla Milicia, vittima insieme ai due figli maschi, Kevin ed Emanuel, di un “delirio collettivo” che avrebbe avuto come parti attive non solo suo marito, Giovanni Barreca, e la 17enne, ma anche una coppia di palermitani nota come “fratelli di Dio” che si sarebbe insinuata nella loro vita con la promessa di liberare la famiglia dall’influenza del diavolo. Oggi tutti e quattro sono indagati nell’inchiesta sulla mattanza.



Antonella Salamone e due dei tre figli sarebbero stati ammazzati in diverse fasi della settimana di presunti esorcismi violenti condotti tra le mura della villetta in cui, fino a pochi mesi prima, avrebbero vissuto un’esistenza apparentemente normale. La donna sarebbe stata torturata e uccisa dai figli maggiori, ricostruisce il Quotidiano di Sicilia, poi sarebbe toccato a Kevin, diventato a sua volta un bersaglio, e al piccolo Emanuel. Quest’ultimo, riporta ancora la testata, sarebbe stato “schiacciato” per espellere i demoni e il decesso sarebbe avvenuto per asfissia.