A Storie Italiane si apre con la strage di Altavilla Milicia, il terribile omicidio da parte di Giovanni Barreca che ha assassinato la moglie Antonella e i due figli, forse con l’aiuto di una coppia, anch’essa in carcere. Il programma di Rai Uno ha intervistato l’avvocato di Barreca che ha spiegato: “Non so fino a che punto sia consapevole di quanto successo realmente, l’obiettivo era quello di purificare, liberare la famiglia da quei demoni, il demone avrebbe avuto la meglio su Antonella, agghiacciante. Ha chiesto di sua figlia in carcere – ha proseguito – parla sempre di Massimo e Sabrina (la coppia di cui sopra ndr) ma senza una collocazione ben precisa. Parla di loro come di persone che lo avrebbero aiutato in questa purificazione. Chiedere una perizia psichiatrica? Sto valutando, attendo anche ulteriori indagini”.



Così invece l’avvocato della coppia, sempre ai microfoni di Storie Italiane: “Respingono le accuse, i fatti sono andati come descritto dal Gp, ci sono divergenze che poi sono fondamentali secondo me, loro danno una versione dicendo di non essere colpevoli di omicidio. Secondo loro il colpevole dovrebbe essere lui (Giovanni Barreca ndr), Sabrina era molto più provata, mentre Massimo dice di essere innocente sia per le accuse di omicidio e torture, il movente? Quello che traspare dall’ordinanza, i demoni? Questo è. Perchè si sono incontrati in quella casa? Erano amici, persone che si conoscevano, c’era un rapporto di amicizia nata un po’ per caso sui social. Avevano conosciuto Antonella sui social”.



STRAGE DI ALTAVILLA, LE PAROLE DELL’AMICA DI ANTONELLA: “QUELLA COPPIA…”

“Quando sono andati a trovarli – ha continuato il legale – si sarebbe verificata solo una cena, non hanno parlato di esorcismo ma di una versione alternativa”. Infine le parole di un’amica di Antonella, titolare di un negozio di vestiti per bambini: “Era una carissima amica e una cliente, la ricordiamo con il sorriso dolce, gentile, spensierata, mai ha fatto presagire una cosa del genere. Se doveva comprare qualcosa lasciava l’acconto, quando finiva di pagare tutto la ritirava. e ancora ci sono qua dei vestitini che aveva scelto per il piccolino e noi li daremo in beneficenza. Lei diceva che era povera ma era felice perchè aveva Dio nel cuore. Su quella coppia ha detto che non li conosceva ma doveva venire da lei per una preghiera”.

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