La diretta di Ore 14 è tornata ad occuparsi della (purtroppo nota) strage di Altavilla dato che nella mattinata di oggi di è tenuta una nuova udienza a carico del reo confesso Giovanni Barreca – architetto ed autore della strage in cui ha perso la vita sua moglie e due dei tre figli della coppia, in parte resa possibile anche dalla terza figlia ed unica sopravvissuta – nel corso della quale sono state discusse le due perizie psichiatriche svolte nelle ultime settimane: da un lato quella dei periti di parte che hanno ritenuto Barreca affetto da un disturbo delirante cronico e dall’altro quella del consulente della Procura che avrebbe provato a smentire questa ipotesi, ritenendolo almeno parzialmente in grado di intendere e di volere.



Facendo un passetto indietro, dopo la strage di Altavilla il reo confesso ha detto di averlo fatto esclusivamente per liberare la sua famiglia dal demonio che la stava tenendo soggiogata, restando per tutti i lunghi mesi da febbraio a questa parte fermamene convinto di aver agito nel migliore ed unico dei modi possibili: secondo le recentissime perizie l’uomo non sarebbe in grado di intendere e di volere e – pertanto – il Gip ne ha disposto la custodia cautelare in una Rems nella quale è arrivato da pochi giorni in cui ha subito iniziato un percorso farmacologico che (emerge senza conferme) starebbe dando i primissimi frutti; mentre nell’udienza odierna il Collegio del riesame ha accolto la perizia di parte, rigettando quella redatta dalla Procura.



Roberta Bruzzone: “Giovanni Barreca era già affetto dal disturbo derilante di personalità”

Intervistato da Ore 14, l’avvocato Giovanni Barracato che assiste proprio Barreca ha confermato quanto abbiamo appena detto, precisando anche che “dal documento” redatto dalla Procura “non emergono elementi” per definirlo parzialmente in grado di intendere e volere, ma solamente “spunti di riflessione che non giungono da nessuna parte senza un quadro psichiatrico di riferimento”; ricordando – ad ulteriore riprova della perizia che ne ha giustificato la scarcerazione – che nel suo assistito “c’è stata una coerenza fin dall’inizio” dimostrata dal fatto che “non ha mai cambiato la sua tesi“.



Dal conto suo, la criminologa Roberta Bruzzone – anche lei consulente di parte per Barreca – ha sottolineato che nell’udienza odierna è emerso che “le valutazioni [della Procura] proposte sono a dir poco discutibili dal punto di vista scientifico” oltre che – dal suo punto di vista – “confuse perché non si capisce che tipo di diagnosi abbia valutato il consulente“: punto dimostrato dal fatto che “i periti hanno ribadito e confermato tutto l’impianto di valutazione, la diagnosi di disturbo delirante e confermato che fosse precedente all’episodio di Altavilla” sottolineando che la sua condizione psichiatrica sarebbe “esplosa proprio perché c’erano altri ingredienti“.