È arrivata in queste ore un’importante novità in merito alla cosiddetta strage di Altavilla in cui hanno perso la vita tre persone per mano del reo confesso Giovanni Barreca che già nei momenti immediatamente successivi al triplice omicidio collegò l’accaduto ad una presunta possessione demoniaca: assieme a lui sono in attesa di un giudizio anche la figlia 17enne – a sua volta rea confessa della strage di Altavilla – e i coniugi Sabrina Fina e Massimo Crandente, che avrebbero agito come una sorta di santoni e che fino a questo momento avrebbero continuato a dirsi del tutto innocenti.



Partendo dall’ultimissima novità – poi torneremo anche indietro sulla strage vera e propria e su quello che sappiamo fino ad ora -, nella giornata di oggi Giovanni Barreca è stato scarcerato in seguito alla perizia psichiatrica voluta dal Gip che ha dichiarato l’uomo 54enne incapace di intendere e di volere sia nel momento in cui ha compiuto il triplice omicidio, sia (spiega il suo legale, Giovanni Barracato, a FanPage) “tutt’ora”: attualmente è in attesa che venga individuata una Rems in grado di ospitarlo nella quale sarà trasferito; così come a breve verrà sottoposta alla stessa perizia anche la figlia 17enne.



La strage di Altavilla: cos’è successo e perché è stato arrestato Giovanni Barreca

Insomma, Giovanni Barreca non sarebbe stato (e non sarebbe tutt’ora) in grado di intendere e di volere nel momento in cui ha compiuto la strage di Altavilla e – di conseguenza – non è in grado di prendere parte al processo vero e proprio che dovrebbe aprirsi immediatamente dopo la perizia a carico della figlia; mentre per ricordare cos’è successo dobbiamo tornare indietro con la mente fino allo scorso febbraio in cui il 54enne venne arrestato dopo il ritrovamento del corpo carbonizzato di sua moglie – Antonella Salamone – nel cortile della loro abitazione.



Durante le primissime indagini, gli inquirenti avevano immediatamente ritrovato anche i corpi – pure loro senza vita – dei due figli della coppia Kevin ed Emmanuel (rispettivamente di 16 e 5 anni), mentre l’uomo fin da subito aveva raccontato di aver compiuto una sorta di esorcismo per purificare le loro anime ormai vendute al Demonio: dentro l’abitazione degli orrori al centro della strage di Altavilla era stati – poi – trovati tutta una serie di utensili utilizzati per seviziare e torturare le tre vittime in una folle spirale violenta che non è chiaro per quanto sia durata.