Ampio focus sulla strage di Altavilla ieri a Quarto Grado, e il talk di Gianluigi Nuzzi si è interrogato in particolare su una delle possibili figure chiave della vicenda, quella della signora Sabrina Fina, una sorta di “santona” come la definisce il talk. A riguardo è stata mandata in onda una conversazione fra Giovanni Barreca, rinchiuso in una Rems in quanto ritenuto presunto autore della strage di Altavilla ma non capace di intendere di volere, e la stessa Santona. “Nel nome di Gesù prendo autorità e mi devi dire… cosa gli devi dire?”.



“Vuole bene a Giovanni a te non vuole bene Antonella, sei solo uno spirito immondo, avete pregato Dio quando il signore ha detto di portare i vestiti? Allora nel nome di Gesù la moglie di T* voleva o non voleva, perchè?”. Una conversazione che appare quasi senza senso in cui la Santona Sabrina Fina parla a Giovanni ma soprattutto ad Antonella, la moglie di Barreca, nonchè una delle vittime della strage di Altavilla, che risponde sempre con una voce che sembra sommessa, definita Byrons, parola che non è ben chiaro cosa significhi.



STRAGE ALTAVILLA, LA SANTONA E ANTONELLA: “TORNA IN BREVE TEMPO…”

“Antonella torna – dice la stessa Antonella – in breve tempo, oggi deva andare via tutto”, e poi concludono con un Amen. Antonella parla anche di uno spirito di “Depressione” e il marito che la incalza, “parla nel nome di Gesù”, e lei replica: “Uno spirito di angoscia per la vita che fa con la ragazza, non riescono a farsi un futuro – dice piangendo – economico… sto male”. Giovanni Barreca poi dice: “Ora sparite, sparirete tutti”, e la moglie in lacrime aggiunge: “Io non so niente”.



Parole che riascoltate oggi appaiono alquanto inquietanti visto che si capisce chiaramente la posizione di sudditanza di Antonella, nei confronti del marito e della presunta Santona, Antonella che ricordiamo finirà vittima proprio di queste “visioni mistiche” del marito. Quarto Grado ha quindi mandato in onda altre parti della conversazione fra Sabrina Fina e Antonella.

STRAGE ALTAVILLA, LA SANTONA AD ANTONELLA: “IL PRESIDENTE DELL’AZIENDA…”

La Santona nomina un certo “presidente dell’azienda”, ma la moglie di Giovanni Barreca sembra confusa, esita, dicendo: “Farà un’altra strada, quale non la so”, poi viene incalzata “rispondi nel nome di Gesù, quale strada farà?”, una domanda che le viene posta più e più volte: “Prenderà la strada dei suoi interessi”, le parole ancora di Antonella: “Farà i suoi interessi non quelli del Signore”.

La Santona chiede quindi cosa succederà dopo al presidente: “Adesso è impegnato nella sua azienda per il suo lavoro – replica Antonella – barcolla per il discorso di Gesù, ma è predisposto ad ascoltare Gesù se piega le ginocchia e lo dovrà fare con tutto il cuore”. Ma chi impiegherà Gesù? “Voi siete i più vicini” risponde Antonella “poi ci saranno altri. Adesso deve affidarsi a Dio, deve seguire i figli di Dio spirituali che sono Sabrina e Massimo”. Difficile ovviamente comprendere a chi si riferisse questa conversazione ma in ogni caso è chiaro quale fosse il clima in quella casa diventata poi tristemente nota per essere il teatro della strage di Altavilla.

STRAGE ALTAVILLA, COSA ACCADDE QUELLA NOTTE

La strage di Altavilla si verificò l’11 febbraio scorso, appunto ad Altavilla Milicia, paesino della provincia di Palermo a pochi passi dal mare. Fu lo stesso Giovanni Barreca a chiamare le autorità quella notte, dicendo che la moglie Antonella era morta, così come i due figli minorenni, i poveri Kevin ed Emmanuel.

Questi ultimi, secondo quanto emerso, sarebbero stati anche torturati, forse per più di un giorno, mentre il cadavere della donna era stato bruciato. Fin dall’arresto Giovanni Barreca aveva parlato di demoni e satana, facendo riferimento ad un presunto esorcismo, e la perizia psichiatrica ha confermato l’instabilità dello stesso.