Due dirigenti di Rfi sono stati iscritti dalla Procura di Ivrea nel registro degli indagati per la strage di Brandizzo. Si tratta, come riportato da La Stampa, di Gaetano Pitisci e Andrea Bregolato, che in linea diretta ma non immediata possono essere definiti i superiori di Antonio Massa, il capocorda ai cantieri che è considerato al centro dell’inchiesta. Secondo i pm, infatti, sarebbe stato proprio lui a dare il “via libera” affinché i dipendessi iniziassero a lavorare sui binari, senza che ci fosse l’autorizzazione della dirigente movimento di Chivasso.
Anche due neo-indagati, tuttavia, adesso sono accusati di omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario colposo. Prima della formalizzazione delle procedure, l’azienda aveva consegnato alla Procura il copioso materiale richiesto. Altri documenti sono stati prelevati nelle scorse ore attraverso le perquisizioni nelle sedi di Rfi. In particolare, deleghe, organismi di garanzia e procedure che attestano l’organizzazione interna dei servizi, ma anche accordi quadro in materia di prevenzione degli incidenti e protocolli che regolano i controlli sui cantieri anche in regime di sub appalto. La società, da parte sua, ha ribadito in una nota la sua disponibilità a fornire la “massima collaborazione in assoluta trasparenza alla polizia e agli organi inquirenti che stanno indagando sulla causa della strage”.
Strage di Brandizzo, indagati due dirigenti di Rfi: chi sono Gaetano Pitisci e Andrea Bregolato
Ma chi sono i due dirigenti di Rfi indagati per la strage di Brandizzo? L’ingegnere Gaetano Pitisci è una specie di direttore lavori, in quanto responsabile di diversi cantieri nell’area. È lui a stabilire la durata degli interventi e le spese da sostenere per questi ultimi. Più di una volta, secondo le indagini, avrebbe concesso la cosiddetta deroga implicita, ovvero una contrazione dei tempi e dei costi in modo da accelerare la manutenzione. Di fatto compromettendo la sicurezza generale. L’ipotesi degli inquirenti è che il lasso stiamo per quell’intervento fosse eccessivamente breve, al punto da rendere necessario l’inizio anticipato delle operazioni rispetto all’interruzione della circolazione.
Andrea Bregolato, invece, ha mansioni di gestione degli appalti ed è coordinatore della sicurezza in esecuzione. È possibile che la Procura dunque intenda contestargli eventuali omissioni nella sua area di competenza. La stessa Rfi, intanto, è stata iscritta nel registro degli indagati come persona giuridica. Di questo è stato informato l’amministratore delegato e responsabile legale Gianpiero Strisciuglio, che non è però accusato di alcun capo di imputazione.