Ampio spazio ieri sera a Zona Bianca alla strage di erba alla luce del fatto che il tribunale ha deciso di non iniziare alcun nuovo processo nei confronti di Rosa e Olindo. Tante le parole raccolte dal talk di Rete 4, a cominciare da quelle di Azouz Marzouk che ha spiegato: “Io ci credevo? Ho la mia convinzione, io chiedo approfondimenti, oggi ridimensioni le liti con loro? Ci sono state tre liti, una volta Rosa ha spinto Raffaella e sono intervenuto anche io, ho una mia convinzione e basta, e me lo porto avanti nella speranza di riuscirci. Secondo la mia opinione la verità non è ancora stata scritta, ho fatto in bocca al lupo a Rosa e Olindo? Non so che dirti”.



Sul suo figlio: “Avrebbe compiuto 20 anni il 9 settembre, potrebbe essere qui al mio fianco. Bisognava approfondire e basta – ha aggiunto Azouz Marzouk – non aveva senso accettare nemmeno a questo punto, potevano negare e basta senza farci sperare così”, dice riferendosi alla decisione di valutare la riapertura del processo sulla strage di Erba, conclusasi in un nulla di fatto.



STRAGE DI ERBA, LE PAROLE DELL’AVVOCATO DOMENICO CHIARO

La pensa ovviamente diversamente l’avvocato Domenico Chiaro, avvocato generale dello Stato, che si è sempre schierato nei confronti della possibile riapertura del processo a Rosa e Olindo per la strage di Erba: “Era un processo che anche senza le confessioni di Rosa e Olindo, la famosa macchia di sangue o le confessioni di Mario Frigerio, si sarebbe potuto fare su base indiziaria, esattamente come si è fatto il processo Bozzoli che si è concluso mesi fa e di cui si parla per la latitanza del soggetto”.

L’avvocato Domenico Chiaro, riferendosi alla strage di Erba e alle similitudini con il caso Bozzoli ha aggiunto: “Non c’era alcuna confessione, non c’era alcuna traccia di sangue eppure si è portata a casa una condanna sia in primo che in secondo grado, confermata in cassazione. I tre famosi elementi su cui si basava la sentenza erano contornati da una realtà indiziaria che anche da sola avrebbe retto e che dimostrava che quei tre elementi non erano i soli per la condanna”, ha concluso l’avvocato.



STRAGE DI ERBA, OLINDO: “ABBIAMO SEMPRE SPERATO NELLA REVISIONE”

Zona Bianca ha infine mandato in onda la lettera che Olindo ha scritto allo stesso programma di Rete 4, scritta prima della decisione di ieri del tribunale di Brescia sulla strage di Erba: “cara redazione di Zona Bianca, intanto grazie per interessarvi anche voi al nostro caso. Abbiamo sempre sperato io e Rosa nella revisione del processo e siamo fiduciosi che i giudici di Brescia valuteranno le carte finalmente in modo oggettivo, non mi immagino qualcosa di particolare per il futuro, quello che adesso conta è che venga fatta giustizia, ovvero, io e Rosa non c’entriamo nulla con la strage di Erba”.

Olindo prosegue: “Rosa sta bene e anche lei è fiduciosa nella revisione. Per quanto riguarda la pista della droga non punto il dito contro nessuno senza avere le prove anche se mi ricordo effettivamente che quella corte era un andirivieni di personaggi poco raccomandati”. Olindo aggiunge: “L’unico messaggio che mi sento di dare ai vostri telespettatori è quello di giudicare sulla base di prove oggettive e di non fermarsi alle nostre iniziali confessioni che vennero fatte dopo aver ricevuto un lavaggio del cervello, vi ringrazio ancora per il vostro interessamento, Rosa e Olindo”.