Fabio Schembri, avvocato di Rosa Bazzi e Olindo Romano (ritenuti dalla giustizia gli autori della strage di Erba, ndr), è intervenuto ai microfoni di “Lombardia Criminale”, trasmissione di Antenna 3 condotta da Daniele Porro e andata in onda sabato 9 dicembre 2022. Il legale difensore dei coniugi Romano ha commentato la richiesta di revisione del processo, che a breve sarà presentata: “Vi sono prove dichiarative di Abdi Kais, il quale era dedito allo spaccio proprio in quella casa e attorno ad essa. Il soggetto ha rilasciato dichiarazioni importanti che vanno a ricadere su un aspetto della revisione e, allora, molte piste non vennero esplorate, tra cui proprio quella del traffico di sostanze stupefacenti”.
Certamente, ha aggiunto il legale Schembri, quella che ospitò la strage di Erba “non era una casa da Mulino Bianco. C’erano ben altri moventi, quali il traffico, le liti e gli accoltellamenti che nell’ambito di quel gruppo criminale erano stati compiuti. C’è anche un carabiniere che – in quel periodo – era al nucleo operativo di Como e che sostiene che tutte le intercettazioni vennero fatte regolarmente senza buchi e guasti, ma purtroppo ne mancano veramente tante”.
AVVOCATO FABIO SCHEMBRI: “STRAGE DI ERBA? CI SONO ELEMENTI DI CARATTERE SCIENTIFICO CHE ESCLUDONO LA PRESENZA DI ROSA E OLINDO DALLA SCENA DEL CRIMINE”
Nel prosieguo del suo intervento a “Lombardia Criminale”, l’avvocato Fabio Schembri ha sottolineato che, in ogni caso, “abbiamo rintracciato del materiale sulla strage di Erba che non è stato valutato da nessuna Corte e che fa luce sulle dichiarazioni di Frigerio, su come si giunse al riconoscimento di Olindo e alla confessione di Rosa e Olindo. La prova scientifica sulla morte della signora Cherubini ribalta qualsiasi loro confessione”.
Non è tutto: come già preannunciato nelle settimane precedenti, “approfondiremo nelle dovute sedi anche la possibilità che Rosa e Olindo non fossero all’interno di quella palazzina al momento della strage di Erba. Ci sono elementi di carattere scientifico che inseriremo nella revisione del processo e che escludono la loro presenza in quel luogo”.