Alle ore 23:30 di questa sera su Rai 2, una nuova puntata di Linea di confine che si occuperò della Strage di Erba, uno degli eventi di cronaca nera più chiacchierati degli ultimi 20 anni, e mai sparito realmente dai riflettori. Il talk del secondo canale ripercorrerà cosa è successo quella tragica sera dell’11 dicembre del 2006, attorno alle ore 20:00, quando in una palazzina anonima di Erba, cittadina della provincia di Como fino a quel momento conosciuta quasi esclusivamente dai residenti e dai comaschi, successe appunto una strage, quella che sarebbe diventata la Strage di Erba.
Morirono nel giro di pochi minuti ben quattro persone, fra cui un bimbo, il piccolo Youseff Marzouk di soli 2 anni. Fra le vittime la madre del piccolo, Raffaella Castagna, nonché sua nonna Paola Galli, e infine Valeria Cherubini, vicina di casa. Si salverà invece il vicino di casa, Mario Frigerio, marito della Cherubini e considerato poi di fatto il supertestimone che incastrerà Rosa Bazzi e Olindo Romano, i due vicini dei cinque.
STRAGE DI ERBA, IL CASO RIAPERTO MA SUBITO RICHIUSO
Antonino Monteleone, che sta seguendo da anni la strage di Erba e che è stato uno dei giornalisti che probabilmente a portato il procuratore generale Tarfusser a chiedere una nuova udienza per una possibile revisione, processo che non è stato poi rifatto, ripercorrerà tutta la vicenda, per cercare di comprendere cosa sia accaduto quella sera e se veramente Rosa e Olindo, all’apparenza una coppia di persone molto semplici e umili, abbia potuto commettere tale massacro, e senza praticamente lasciare alcuna traccia.
Secondo quanto emerso dai processi sulla strage di Erba, dopo tre gradi di giudizio, i due sarebbero entrati in casa di Raffaella Castagna esasperati dai continui rumori dei vicini di casa. Sembra infatti che vi fossero già dei pregressi, visto che i due dirimpettai non erano proprio così amici. Rosa e Olindo avrebbero fatto quindi irruzione uccidendo mamma, figlio e nonna, dopo di che sarebbero saliti al piano di sopra, ammazzando la Cherubini e ferendo gravemente Mario Frigerio, lasciando quest’ultimo esanime a terra, tutti massacrati con delle spranghe e delle armi da taglio.
STRAGE DI ERBA, QUELLA MACCHIOLINA DI SANGUE CHE INCASTRO’ ROSA E OLINDO
Dopo di che l’abitazione dei primi tre inquilini sarebbe stata data alle fiamme per cancellare ogni traccia. Finito il massacro, Rosa e Olindo sarebbero usciti di casa per recarsi al McDonald’s di Erba, esibendo anche uno scontrino come prova, ma vennero incastrati da una macchiolina di sangue rinvenuta sul battitacco dell’auto di Olindo, che farebbe riferimento alla scena del crimine.
I due vennero quindi condannati in via definitiva per la strage di Erba il 3 maggio del 2011, lasciando comunque molti dubbi e molte questioni ancora aperte: come è possibile che due persone non killer di professione, abbiano eseguito il massacro senza lasciare traccia e senza che vi sia quasi uno straccio di prova contro di loro, ad eccezione della piccola macchia di sangue? Proprio Antonino Monteleone ha più volte cercato di capirlo, e con lui questa sera ci sarà anche Felice Manti, giornalista de Il Giornale che da sempre segue il caso, nonché Fabio Schembri, avvocato dei due condannati.