Lo scontro a distanza tra la procura generale di Milano e la procura di Como sulla strage di Erba, in particolare sull’eventuale revisione del processo, sbarca in Parlamento. In attesa che si esprima Brescia, che è il luogo deputato a decidere se rivedere la condanna all’ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, è stata annunciata un’interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia Carlo Nordio. Lo ha fatto Pierantonio Zanettin, senatore di Forza Italia ex membro del Csm. In questi giorni sta lavorando al cosiddetto “sorteggio temperato” a Palazzo de’ Marescialli per spezzare «il legame fra magistrato e correnti tramite l’introduzione, nel procedimento elettorale della componente togata del Csm, di un sistema che consenta la possibilità di candidarsi anche a quei magistrati non scelti dalla corrente maggiormente influente di turno».



Ne parla al Giornale, soffermandosi sulla diatriba a mezzo stampa tra il sostituto procuratore generale di Milano, Cuno Tarfusser, e il procuratore capo facente funzioni di Como, Massimo Astori. Quest’ultimo, con un comunicato durissimo, ha sconfessato il procuratore generale, dicendosi stupito del provvedimento che richiede la revisione. «Conosco la serietà, la grande esperienza, la competenza e la professionalità di Tarfusser da quando ero al Csm. Ritengo che i rilievi che ha sollevato debbano essere presi con la massima considerazione, non possono essere derubricati come fossero frutto di un’iniziativa estemporanea o improvvida», afferma Pierantonio Zanettin.



“PM COMO? VALUTARE EVENTUALE ILLECITO DISCIPLINARE”

In merito, invece, alla reazione della procura di Como, il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin spiega al Giornale: «Trovo irrituale che alla sua iniziativa di tipo giudiziario, nell’ambito delle competenze giurisdizionali, ci sia una risposta attraverso un comunicato stampa da parte della Procura». Anche se può essere interpretata come una difesa d’ufficio del proprio operato, per Zanettin i magistrati «quando ci sono delle iniziative giudiziarie devono parlare con gli atti e non con i giornali. Chiederò di verificare con una interrogazione al ministro se quanto messo in essere dalla Procura di Como presenti profili di illecito disciplinare». Infine, il senatore azzurro esclude che il Guardasigilli debba aprire una pratica a tutela: «Si apre al Csm quando ci sono minacce o offese gravi a un magistrato, che, di sua iniziativa, non può replicare. Ma non mi pare che nel caso in esame ne ricorranno i presupposti».

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