L’esito del nuovo processo a Rosa e Olindo, condannati per la strage di Erba, rischia di essere condizionato dalla troppa pressione mediatica. Questo quanto spiega Francesca Nanni, procuratore generale di Milano, in occasione del suo discorso all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Nanni non fa mai riferimento preciso al caso di Erba, ma è impossibile non pensare all’efferato evento di cronaca nell’ascoltare le sue dichiarazioni: “L’eccessiva pressione mediatica sicuramente complica il lavoro del magistrato e lo trascina in un ambiente dove sono necessari competenze e strumenti estranei alla sua formazione e alla sua stessa funzione”. La pg, come si legge su TgCom24.it, ha aggiunto: “La condizione indispensabile per lo svolgimento del delicatissimo compito dei magistrati” è “la libertà dai condizionamenti”.



E ancora: “In un periodo storico in cui la ricerca immediata di consenso, con sempre immanente rischio di improvviso ribaltamento delle posizioni, condiziona non solo la vita quotidiana ma anche le forme più articolate di organizzazione sociale, quelle economiche come quelle politiche, il pericolo è un senso di disorientamento, di confusione anche nel campo del diritto che rischia di intaccare il delicatissimo rapporto fra chi amministra giustizia e coloro in nome dei quali la stessa giustizia è amministrata con conseguenze assai gravi e che comunque vanno ben oltre le limitate aspettative dei singoli e delle varie categorie interessate”.



STRAGE DI ERBA, LA PG DI MILANO: “NON AVVIENE SULLA BASE DI ELEMENTI PROCESSUALI…”

Il procuratore generale di Milano ha anche ricordato che quando in un processo mediatico l’opinione pubblica si divide fra colpevolisti e innocentisti su una vicenda di cronaca clamorosa, solitamente “non avviene sulla base di elementi processuali a carico dell’imputato o a suo favore raccolti e valutati osservando specifiche norme, ma per impressioni di simpatia o antipatia o, peggio, per adesione ideologica e il clima generale rischia di influenzare negativamente la qualità degli stessi provvedimenti giudiziari”.



Dichiarazioni, quella della pg di Milano Francesca Nanni senza dubbio condivisibili: la speranza, tornando sui fatti della strage di Erba, è che il nuovo processo a Rosa e Olindo possa avvenire senza alcun “condizionamento” anche se ovviament,e vista l’attenzione della stampa, non sarà affatto semplice.