SPECIALE TG1 SULLA STRAGE DI ERBA

La strage di Erba è uno dei casi entrati nella storia della cronaca nera e lo dimostra l’attenzione mediatica che riesce ancora a destare, infatti è in programma lo Speciale Tg1 su Rai 1 oggi, domenica 17 novembre 2024, alle ore 23:20. Eppure, sono passati 18 anni dal delitto per il quale Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati condannati all’ergastolo.



Il procedimento giudiziario però non sembra conoscere fine, infatti lo scorso luglio la Corte d’Appello di Brescia ha giudicato inammissibile la richiesta per la riapertura del processo, ma ora i legali dei coniugi stanno completano il ricorso in Cassazione. Speciale Tg1 si soffermerà sulla decisione dei giudici di Brescia, che hanno prima accolto e poi respinto la richiesta di revisione.



Nel mirino le motivazioni della decisione, ma l’approfondimento è stato realizzato anche usando i filmati delle udienze a Brescia. Coinvolti i penalisti Massimo Biffa e Vincenzo Vitale per discutere se è stato commesso un errore giudiziario e perché per i giudici Olindo Romano e Rosa Bazzi devono restare a vita in carcere.

OLINDO ROMANO E ROSA BAZZI VERSO RICORSO IN CASSAZIONE

Proprio la sentenza dei giudici di Brescia è recentemente finita nel mirino di Felice Manti, giornalista che a lungo si è occupato della strage di Erba con le sue inchieste giornalistiche. In un recente articolo su Il Giornale ha citato i “clamorosi errori” ricostruiti dal podcast Il Grande Abbaglio. Si tratta di errori di cui non avrebbe parlato nessuno e che potrebbero spingere la Cassazione ad accogliere la richiesta della difesa, costringendo la Corte d’Appello a rifare il processo.



Ad esempio, è stato ignorato il parere di 14 scienziati senza che venissero ascoltati in aula, dove non è entrata alcuna prova, eppure i giudici nella loro sentenza di inammissibilità sono entrati nel merito, quindi ciò potrebbe essere sufficiente almeno per rifare l’udienza dibattimentale. Per quanto riguarda la testimonianza chiave di Mario Frigerio, per i giudici non è stata dimostrata l’intossicazione che ne avrebbe danneggiato il cervello, ma il medico legale Giovanni Scola, consulente dell’accusa, riportò tutto in una relazione finita agli atti del processo.

“I CLAMOROSI ERRORI DELLA CORTE D’APPELLO DI BRESCIA”

I giudici hanno scritto anche che le audizioni del testimone sono state ascoltate in aula, ma nel corso del dibattimento fu fatto sentire solo il pezzo di una. Felice Manti si sofferma anche sulla macchia di sangue sull’auto di Olindo Romano e le divergenze tra le foto e la testimonianza del brigadiere Carlo Fadda, che poteva essere sentito in aula secondo il giornalista dopo le dichiarazioni rese a Le Iene.

C’è poi la questione della tenda dell’abitazione di Valeria Cherubini, piena di schizzi di sangue che arrivano fino al soffitto. La difesa chiese di farla esaminare, ritenendo che fosse stata tagliata con un coltello dagli assassini, ma la richiesta venne respinta, poi andò distrutta prima che la Cassazione desse il via libera per l’esame. I giudici di Brescia hanno poi ignorato l’esame fatto dalla difesa sulla direzione delle macchie di sangue, essendoci le foto, da cui però non emergerebbe nulla. Eppure Luciano Garofano dei Ris aveva parlato in aula di schizzi sulla tenda come se la donna fosse stata assassinata lì.

Per Felice Manti le prove sono nuove e quindi possono riaprire la vicenda, motivo per il quale dovrebbe essere accolta la richiesta dei coniugi. Ma lo staremo a vedere.

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