Il suo nome è sulla bocca di tutti da quando, clamorosamente e in anticipo sulla difesa dei due condannati, il magistrato Cuno Tarfusser, sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello di Milano, ha chiesto la revisione del processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi. Nel suo documento di 58 pagine, visionato da Adnkronos, delinea un contesto “malato” in cui sarebbe maturata la sentenza definitiva a carico della coppia e adesso a parlare è proprio lui, raggiunto dai microfoni del Corriere della Sera mentre si trova all’estero e in Italia è piena bufera sulla strage di Erba. L’azione di Cuno Tarfusser, che precede l’istanza del pool difensivo dei Romano-Bazzi di parecchi giorni, avanza l’orizzonte di un possibile errore giudiziario tra i più inquietanti della storia italiana. Davvero Olindo e Rosa sono innocenti? Secondo il sostituto pg, c’è più di un ragionevole dubbio per ritenere che non siano i colpevoli di quel massacro, consumato nella corte di via Diaz l’11 dicembre 2006 e costato la vita a quattro persone tra cui un bimbo di appena 2 anni.



La mossa di Tarfusser ha pochi precedenti. Anche per questo, visto il significato sostanziale del deposito del suo atto alla Procura generale (che lo vaglierà entro un mese) – in poche parole è come se la magistratura si stesse interrogando sulla sua stessa condotta – il fatto che vi sia una richiesta di revisione presentata da un magistrato prima che lo faccia un avvocato difensore è già un evento che si potrebbe definire più unico che raro. Nella sua relazione, il sostituto pg di Milano ha firmato una dura critica al modo in cui sono state condotte le indagini e a come, nei giudizi di merito, sono state valutate le presunte prove regine a carico dei coniugi Romano-Bazzi. Dalla macchia di sangue sul battitacco dell’auto di Olindo alle confessioni, passando per la testimonianza dell’unico sopravvissuto Mario Frigerio e a quel riconoscimento “tardivo” del suo aggressore, tutto l’impianto accusatorio, per Tarfusser, sarebbe viziato da errori che oggi, alla luce delle attuali capacità investigative e al netto degli sbagli e delle suggestioni che avrebbero pesato come un macigno sulle sorti giudiziarie degli allora imputati, possono essere corretti grazie al contributo della scienza, a nuovi elementi e testimoni in grado di sgretolare i profili di responsabilità che decine di giudici hanno riconosciuto in capo a Olindo Romano e Rosa Bazzi.



Tarfusser spiega perchè ha proposto richiesta di revisione del processo per la strage di Erba

Il 26 marzo 2023, il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser, magistrato dalla carriera brillante con un passato al vertice della Procura di Bolzano e oltre 10 anni nel ruolo di giudice e vicepresidente della Corte Penale Internazionale dell’Aja, ha inviato alla Procura generale l’atto con cui propone la revisione del processo che ha portato Olindo Romano e Rosa Bazzi alla condanna definitiva all’ergastolo per la strage di Erba. Ora a valutare saranno il procuratore generale Francesca Nanni e l’avvocato generale Lucilla Tontodonati. Secondo Cuno Tarfusser, il caso è da riaprire. Ai microfoni del Corriere della Sera, poche ore fa e nel pieno della tormenta che si è scatenata sulle cronache a seguito della sua istanza di revisione, il sostituto pg ha chiarito il sentimento che lo ha spinto a presentare la sua richiesta in Procura generale: “Tutto quello che ho da dire l’ho scritto nell’atto. Ho scritto ogni pagina con la massima onestà intellettuale di cui sono capace e con tutta la passione per il mestiere che ho sempre avuto. Il mio compito finisce qui, sta ad altri prendere ulteriori decisioni“.



Il documento di 58 pagine vergato da Tarfusser dovrebbe essere trasmesso alla Corte d’Appello di Brescia (a cui spetta stabilire se riaprire o no), ma l’iter non è scontato. Secondo quanto riportato dal quotidiano, infatti, procuratore e avvocato generale, Nanni e Tontodonati, non avrebbero gradito l’iniziativa del magistrato e avrebbero bloccato la trasmissione del documento. Entro un mese dovrebbe arrivare la decisione. Quello che è certo è che, per Cuno Tarfusser, dietro le sbarre da 17 anni potrebbero esserci due innocenti. “È per me insopportabile – ha scritto il sostituto pg nella sua richiesta di revisione – il pensiero che due persone, probabilmente vittime di un errore giudiziario, stiano scontando l’ergastolo“. Dall’altra parte i fratelli di Raffaella Castagna (uccisa nella strage di Erba con il figlio di 2 anni, Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini), che sui social hanno ribadito la loro prospettiva sulle ultime novità: “La loro condanna sta diventando la nostra condanna – ha scritto Beppe Castagna. Ogni anno dobbiamo sopportare campagne innocentiste su giornali, su canali tv, da parte di trasmissioni che non si sono fatte neanche problema ad additarci come reali mandanti o esecutori. Adesso arriva anche il vice procuratore… e ancora noi a dover rispondere ai giornalisti che insistentemente vogliono conoscere la nostra opinione (…) Non abbiamo condannato noi i loro beniamini. Abbiamo assistito ad ogni grado processuale e ci siamo convinti della colpevolezza dei coniugi Romano. Però non ne possiamo più. Iniziamo, per assurdo, a mettere sul piano della bilancia la nostra serenità con la loro libertà. In poche parole stanno vincendo per sfinimento. Liberateli e non rompeteci più il c***o“.