Azouz Marzouk ha parlato in esclusiva ha parlato ai microfoni di Iceberg Lombardia in merito al processo che lo vede imputato per presunta calunnia ai danni di Rosa e Olindo e per cui il pm ha chiesto 3 anni e mezzo di carcere. Secondo il pubblico ministero avrebbe fatto tutto questo per poter rientrare in Italia ma l’uomo ha replicato: “rispetto la sua visione, che dire? Rispetto la sua opinione… Mi dispiace che in tutti questi anni gettano fango soltanto su Azouz, ma va bene così, ne è valsa la pena”.



Nelle due ore di requisitoria il pubblico ministero ha espresso la sua versione mentre Azouz, seduto in aula, si sarebbe limitato a guardare i suoi avvocati, scuotendo la testa ma senza parlare. Lui piuttosto ritiene sia stato gettato fango sulla sua persona e su questa ricerca della verità. Eppure per il pm non ci sia nulla che dimostrerebbe l’innocenza di Rosa e Olindo. L’udienza è stata intanto aggiornata al 6 ottobre prossimo per le repliche dei difensori. “Adesso pensiamo a questo processo, poi vedremo come andrà a finire”, ha commentato lui. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



AZOUZ MARZOUK ACCUSATO DI CALUNNIA

Azouz Marzouk rischia una condanna a 3 anni e mezzo di reclusione. E’ questa la richiesta avanzata nei giorni scorsi dal pm di Milano, Giancarla Serafini, a carico dell’ex marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, due delle vittime della Strage di Erba del 2006. L’uomo è accusato di calunnia nei confronti dei due ex vicini di casa (che ora reputa innocenti), Rosa Bazzi ed Olindo Romano, entrambi condannati all’ergastolo in quanto ritenuti i responsabili della strage. Azouz, spiega Corriere della Sera, sarebbe accusato di aver calunniati “incolpandoli ingiustamente” del reato di autocalunnia per le loro confessioni sugli omicidi, a suo dire false.



Come spiegato dallo stesso pubblico ministero si tratta di un capo di imputazione che non ha precedenti in quanto non ci sarebbe alcun “precedente simile di una parte civile (lo fu Marzouk nei processi sulla strage, ndr) che intenta una nuova istanza del genere” per arrivare alla riapertura del caso. Sempre secondo il pm milanese, l’uomo avrebbe “imbastito tutto questo per sfruttare un ritorno di immagine facendosi portatore, a suo dire, di verità e sete di giustizia, dicendo pure di essere a conoscenza dei reali autori della strage, il tutto per attirare attenzione su di sé”.

STRAGE DI ERBA, PM CHIEDE 3 ANNI E MEZZO PER AZOUZ MARZOUK

Il presunto atteggiamento di Azouz Marzouk contestato dal pm di Milano gli avrebbe permesso di potersi proporre “a trasmissioni tv con interviste esclusive e anche per avere corrispettivi economici in cambio”. Non solo, l’uomo avrebbe anche insinuato il dubbio che “la strage possa essere collegabile alla famiglia Castagna”, mossa questa che potrebbe essere “finalizzata ad ottenere magari anche una eredità che non ha mai avuto”. Olindo e Rosa, dunque, risultano parti offese della presunta calunnia. Nei mesi scorsi la difesa di Marzouk aveva presentato in procura una istanza con cui chiedeva quattro perizie al fine di ottenere prove per una nuova richiesta di revisione del processo. L’istanza però è stata definita inammissibile come la precedente che a seguito della trasmissione degli atti in Procura, ha dato vita al processo per calunnia. Nel corso della requisitoria, il pm ha ribadito come Rosa e Olindo siano stati condannati “in base ad una serie di prove incontrovertibili e confessioni ritenute spontanee, ritrattate da loro solo in seguito nella speranza di potersela cavare”. Nel corso dei processi, ha aggiunto, “tutte le varie piste alternative sono state già vagliate e sono state tutte escluse”.