Massimo Lugli, ospite stamane di Storie Italiane, ha detto la sua sulla strage di Erba. Da sempre il noto giornalista si è detto contrario: “La macchia di sangue non esiste, le confessioni sono false… hanno deliberato 25 magistrati su questo. Ieri c’è stata una cosa molto importante (riferendosi all’intervista a Storie di sera di Azouz Marzouk ndr), Azouz smentisce la pista alternativa che ruota attorno a lui, ha detto che lui non spaccia e che in quella casa la droga non entrava, ha negato. Un uomo a cui è stata uccisa, la moglie, il figlio e la suocera, nasconde una verità che potrebbe negare il tutto? E’ una pista alternativa che non c’è e che si basa sul nulla, sulla fuffa, cose mai accertate, non è mai stato visto nessuno lì”.



Sempre sulla strage di Erba ha proseguito: “Pensare ad una vendetta di droga ad un tizio che sta in Tunisia che gli vanno ad ammazzare l’intera famiglia senza beccare lui, che potrebbero beccare benissimo visto che circolava in paese. Non vedo un solo elemento contestabile, il prossimo processo sarebbe zoppo con cosa lo facciamo, con la fuffa? Le confessioni sono sempre confuse, ne ho sentite decine, stiamo parlando di un omicidio, uno che ha ucciso una persona è lucido? Sono in buona fede ma sono necessariamente imprecise, provate voi a ricordare una vicenda in cui eravate in pericolo e vediamo”.

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