Si torna a parlare della strage di Erba stamane a Storie Italiane, tenendo conto dell’udienza che è in corso stamattina. Edoardo Lucarelli, inviato da Brescia, ha precisato: “Una giornata fondamentale per lo sviluppo di questa vicenda, si è tornati in aula dopo 18 anni dai fatti, Olindo e Rosa sono tornati in aula per l’eventuale revisione. Alle 9:36 sono entrati in aula ed è iniziata questa seconda udienza, parleranno i 4 legali di Olindo e Rosa ricordando l’importanza della revisione che si può ottenere solo in caso di prove nuove”.
Il programma Rai ha intercettato Azouz Marzouk, che nella strage di Erba ha perso un figlio e la moglie, e che ha spiegato: “Abbiamo chiesto anche noi di sentirlo, vogliamo vederci chiaro, l’importante è che arrestino i veri colpevoli, deve uscire la verità. E’ una battaglia per tutti. Nemici nel 2006? Non lo so, non posso dirti, ti dico solo che la mia vita la sto vivendo come ora, tranquillo, in pace con tutti e non ho avuto problemi”
STRAGE DI ERBA, AZOUZ MARZOUK: “HO LETTO LE CARTE…”
“Perchè son convinto che Rosa e Olindo siano innocenti? Ho letto le carte – ha aggiunto – ho visto tutto ciò che è stato fatto e confermano che c’è qualcosa che non va, tantissime sono le cose che non vanno. Hanno raccontato anche che li ho stuprati, o va bene tutta la confessione o non prendi nulla”.
Edoardo Montolli, giornalista che da tempo indaga sulla strage di Erba, in collegamento con Storie Italiane aggiunge: “Si potranno esporre tutti i dubbi che ci si porta dietro fin dal processo di Como del 2008, Azouz è certo dell’innocenza di Olindo e Rosa, lui era convinto della loro innocenza fin dal processo del 2008, lo comunicò un fax della polizia penitenziaria di Vigevano dove era rinchiuso, poi chiamato sul banco dei testimoni disse improvvisamente di avere dei dubbi, quali siano i motivi nessuno lo ha mai saputo.
STRAGE DI ERBA, MONTOLLI: “ENORMI DISCRASIE”
“Io spero – ha proseguito – che almeno oggi si possa dar spazio alle enormi discrasie fra sentenze e ciò che successe l’11 dicembre del 2006”. Il talk di Rai Uno ha intervistato anche Felice Manti, anche lui da tempo convinto che Rosa e Olinda siano innocenti: “Ci sono diverse prove che dimostrano la loro estraneità, come il riconoscimento di Olindo tardivo, la macchia di sangue, le confessioni… ce ne era già abbastanza in primo grado per avere dubbi ragionevoli. Nel corso di questi anni gli avvocati hanno prodotto delle perizie scientifiche che sono concordanti nell’estraneità dei due e la contestuale presenza di alcuni soggetti di etnia araba”.
Manti ha ricordando la testimonianza prima di Frigerio che aveva parla di un uomo olivastro di etnia araba: “La piazza di spaccio di Ponte Lambro potrebbe essere il vero movente, anche alla luce della violenza con cui è stata portata a termine questa strage”.